CONGRESSO USA BOCCIA IL RITIRO DEI MILITARI IN SIRIA
Mentre il Congresso degli Stati Uniti ha bocciato una proposta di legge per ritirare le proprie truppe dalla Siria la portavoce del Ministero degli Esteri cinese dichiara che Washington dovrebbe smettere di saccheggiare il paese medio orientale e ritirare i soldati.
La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha bocciato una proposta di legge presentata dal repubblicano Matt Gaetz che prevedeva il ritiro delle truppe statunitensi dal territorio siriano con 321 no e soli 103 sì nonostante 56 democratici si sono uniti a 47 repubblicani. Nella Camera dei Rappresentanti si è formata una maggioranza bipartisan composto anche questa da repubblicani e democratici.
Il disegno di legge presentato da Gaetz a gennaio avrebbe ordinato al presidente Joe Biden di ritirare entro 6 mesi i 900 soldati statunitensi ancora ufficialmente schierati in Siria, sostenendo che il Congresso non ha mai autorizzato questa azione militare.
Nel suo intervento al Congresso il parlamentare repubblicano a ricordato che “Gran parte della discussione odierna ruota intorno al fatto che il ritiro dalla Siria possa o meno innescare un nuovo califfato dell’ISIS. Abbiamo sottolineato più e più volte i rapporti dell’Inspector General che affermano che ciò è improbabile, ma non sono del tutto sicuro che avere truppe in Siria scoraggi l’ISIS più di quanto non sia in realtà uno strumento di reclutamento per l’ISIS.”
“Dobbiamo anche riconoscere che la Siria e l’Iraq sono i due Paesi del pianeta Terra in cui abbiamo fatto di più per finanziare l’ISIS. Diamo armi a questi cosiddetti ribelli moderati, che in realtà pensavo fosse un ossimoro, e si scopre che non sono così moderati. A volte i ribelli che finanziamo per andare a combattere Assad si rivoltano e alzano la bandiera dell’ISIS”, continua il rappresentante repubblicano.
Nel suo discorso non poteva poi mancare il riferimento al furto di petrolio che ogni giorno la Siria subisce. Tale riferimento fa riecheggiare nell’aula del Congresso degli Stati Uniti addirittura l’accusa di banditismo fatta Il 18 gennaio, durante una conferenza stampa, dal portavoce del ministero degli esteri di Pechino Wang Wenbin.
Il funzionario cinese aveva affermato che “Siamo colpiti dalla sfacciataggine e dall’enormità del saccheggio della Siria da parte degli Stati Uniti… Tale banditismo sta aggravando la crisi energetica e il disastro umanitario in Siria”. Poi, citando le statistiche del governo siriano di Bashir al-Assad, ha sottolineato che “Nella prima metà del 2022, oltre l’80% della produzione giornaliera di petrolio della Siria è stata contrabbandata fuori dal Paese dalle truppe di occupazione statunitensi. Sia che gli Stati Uniti diano o tolgano, fanno precipitare altri paesi nel tumulto e nel disastro, e gli Stati Uniti possono raccogliere i frutti della loro egemonia e di altri loro interessi. Questo è il risultato del cosiddetto “ordine basato sulle regole” degli Stati Uniti. Il diritto alla vita del popolo siriano viene spietatamente calpestato dagli Stati Uniti. Con poco petrolio e cibo a disposizione, il popolo siriano sta lottando ancora più duramente per superare il rigido inverno. Gli Stati Uniti devono rispondere del furto di petrolio”.
Dopo il rifiuto del Congresso di ritirare i militari dalla Siria la portavoce del Ministero degli Esteri cinese Mao Ning ha dichiarato, durante un briefing, che gli Stati Uniti sono intervenuti illegalmente nelle azioni militari relative alla crisi siriana, causando la morte di un gran numero di civili innocenti e un grave disastro umanitario, riferisce Tass.
“Chiediamo agli Stati Uniti di rispettare sinceramente la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di altri Paesi, di fermare immediatamente la presenza militare illegale e i saccheggi in Siria”.
La diplomatica cinese a poi esortato gli Stati Uniti a togliere le illegali sanzioni al paese asiatico che causano innumerevoli disagi alla popolazione civile. Ha inoltre citato i dati ufficiali che dimostrano che negli anni del conflitto almeno 350.000 persone sono state uccise e 14 milioni di persone hanno estremo bisogno di aiuto umanitario.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info