ANDRZEJ DUDA: L’ESPLOSIONE DEL NORTH STREAM FAVORISCE L’EUROPA
Certo in Europa gli statisti non mancano, infatti il presidente polacco Andrzej Duda ha dichiarato mercoledì in un’intervista rilasciata a Becky Anderson, conduttrice della CNN, che l’esplosione dei gasdotti Nord Stream, avvenuto nel settembre dello scorso anno, è stato conveniente per il continente europeo.
Come dire che ci tagliamo i gioielli di famiglia per far dispetto alla moglie, ma questi, perché sicuramente la posizione del presidente polacco non è sola nell’Unione Europea, li paghiamo pure?
“Se Nord Stream cessa di esistere e non è possibile inviare gas dalla Russia in questo modo, sarà redditizio per l’Europa”, ha detto Duda, ribadendo che è “sicuro che questo sarà vantaggioso per l’Europa occidentale”. Il presidente polacco ha sostenuto che questo è dovuto al fatto che “la Russia, che usa il gas come strumento, voleva semplicemente dominare l’Europa” e renderla dipendente da tale idrocarburo.
Adesso invece siamo dipendenti da quello che arriva dagli Stati Uniti, probabilmente coloro che hanno sponsorizzato la sua campagna elettorale. Insomma abbiamo cambiato fornitore con l’aggiunta che il prezzo di acquisto del gas statunitense è notevolmente superiore a quello russo, un bel guadagno non c’è che dire.
Ma le dichiarazioni di questi giorni del presidente polacco arrivano dopo che nell’agosto dello scorso anno, Andrzej Duda aveva chiesto lo smantellamento del Nord Stream 2, in risposta all’operazione speciale militare russa in territorio ucraino. “Un cambiamento nella politica significa non solo la sospensione di Nord Stream 2, ma anche la liquidazione, lo smantellamento completo dell’oleodotto”, aveva sottolineato Duda.
Duda ha successivamente detto che non poteva confermare le informazioni presentate martedì dal New York Times, sul fatto che l’attacco ai Nord Stream sia stato eseguito da sabotatori pro-ucraniani, riporta RT.
Subito dopo che il giornalista statunitense Seymour Hersh aveva pubblicato un’inchiesta in cui affermava che le esplosioni dei gasdotti vanno ricondotte agli Stati Uniti la campagna per esimere la Casa Bianca da ogni responsabilità è iniziata. Infatti vari quotidiani stranieri hanno pubblicato i risultati di un’inchiesta che non fornisce alcuna prova degli autori materiali e dei mandanti dell’esplosioni ma che invece assolve in modo totale Washington dal complotto.
Negli ultimi giorni, diversi media occidentali hanno pubblicato articoli in cui hanno riportato presunti dettagli dell’attacco ai gasdotti. Così, il New York Times ha riferito che nuovi dati di intelligence suggeriscono che un gruppo pro-ucraino è stato responsabile dell’esplosione dei gasdotti Nord Stream.
Poche ore dopo la pubblicazione del quotidiano americano, il media tedesco Die Zeit ha anche pubblicato un articolo sulla questione, in cui affermava che gli investigatori tedeschi avevano identificato la nave presumibilmente coinvolta nell’attacco ai gasdotti e notava che “le impronte portano in direzione dell’Ucraina”. Nel frattempo, il Times ha riferito che i paesi occidentali sapevano del coinvolgimento di una società privata ucraina nell’attacco ai gasdotti Nord Stream una settimana dopo la sua esplosione.
Se anche fosse risulta abbastanza preoccupante il fatto che chiunque, in acque controllate dalla Nato, possa immergersi e compiere l’attentato in completo anonimato senza che nessuno si accorga di nulla.
Tornando alle dichiarazioni di Andrzej Duda che afferma che l’esplosione dei gasdotti ha favorito l’Europa appare evidente come la fantasia della nostra classe dirigente cozzi con la realtà dei fatti.
Infatti, il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia (IEA), Fatih Birol, in un discorso al Parlamento Europeo ha affermato che l’Unione europea non tornerà più al gas a buon mercato: l’energia continuerà ad essere costosa.
“Non ci sarà più gas a buon mercato. L’energia europea sarà più costosa in futuro che in passato. I prezzi dell’energia dell’UE saranno più alti e significativamente più alti di quelli dei suoi concorrenti economici “, ha affermato Fatih Birol, citato da TASS.
Il gas costa di più perché lo acquistiamo da altri paesi e non più dalla Russia e, anche per far piacere a quelli come Andrzej Duda che affermano che la distruzione dei gasdotti North Stream favorisce l’Europa, le nostre bollette continuano ad aumentare ed il nostro continente sarà destinato a un inevitabile declino economico dato che l’energia noi, per favorire gli interessi degli Stati Uniti, abbiamo deciso di pagarla di più. Ma che bella classe politica ci ritroviamo …
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info