DOVE SONO I CARRI ARMATI PROMESSI ALL’UCRAINA?
Dove sono i carri armati promessi dai paesi occidentali che avrebbero dovuto cambiare le sorti del conflitto?
E’ passato oramai un mese dalle dichiarazioni roboanti dei paesi europei e degli Stati Uniti nelle quali veniva affermata la necessità di fornire carri armati all’Ucraina per invertire le sorti del conflitto. Un mese è passato da quelle dichiarazione che avevano fatto innervosire non poco Mosca ma dei carri armati non si vede nemmeno l’Ombra.
Che fine hanno fatto? Semplicemente le dichiarazioni dei presidenti dei vari stati che avevano promesso i carri a Kiev si sono dimostrate come al solito parole al vento. Se da un lato avevano tutta l’intenzione di inviare i mezzi che, a loro dire, avrebbero cambiato le sorti del conflitto in favore dell’Ucraina, dall’altra si sono ritrovati con un pugno di mosche in mano perché non hanno considerato le reali condizioni dei mezzi da inviare.
Infatti vari paesi come Spagna, Paesi Bassi, tra i principali sostenitori della necessità di dotare l’esercito ucraino dei nuovi carri armati occidentali, Polonia e Svezia al momento di donare i carri si sono accorti che molti di loro non erano in condizioni di combattere o addirittura non avevano i pezzi di ricambio da inviare.
A questo punto, le ragioni per cui le consegne di carri armati occidentali sono fallite sono molteplici. I Paesi europei hanno improvvisamente scoperto che molti dei Leopard 2 presenti nei loro arsenali necessitavano di revisione o non erano forniti di pezzi di ricambio. Inoltre, molti leader dell’UE hanno dovuto affrontare disaccordi imprevisti all’interno dei loro governi.
I funzionari europei hanno dichiarato pubblicamente che la situazione è in realtà ancora più complicata di quanto non sembri. Non si tratta tanto del fatto che alcuni Paesi europei non sono disposti a mantenere le loro promesse, quanto del fatto che stanno affrontando ostacoli imprevisti.
Il governo finlandese ha dichiarato che non consegnerà all’Ucraina nessuno dei 200 carri armati Leopard 2 promessi. Quindi un fallimento totale. A meno che queste non siano solamente scuse e dietro ci sia ben altro e per non ammetterlo i capi di stato europei si sono trincerati dietro delle semplici scuse.
I carri armati di ultima generazione hanno bisogno di personale ben formato per essere movimentati. Guidare un carro armato non è come guidare un’auto: se cambi auto chiunque è in grado in pochi minuti di abituarsi a quella nuova, cosa ben diversa è guidare un carro armato. Inoltre usare sul fronte carri armati senza una adeguata copertura aerea è praticamente inutile perché i carri da soli servono a poco e sono degli obiettivi facilmente identificabili per il nemico ovvero per l’esercito russo.
Quindi potrebbe anche essere che si siano accorti di questo e, per non passare letteralmente da incompetenti che non ascoltano i militari, abbiano deciso di addurre qualche scusa. A proposito pure gli aerei in precedenza promessi sembra che non arriveranno perché, anche loro, per essere pilotati occorre essere un pilota addestrato. Inviare degli F-16, a parte che pure di questi aerei sembra non ci sia tutta quella quantità, sarebbe inutile dato che nessuno dei piloti ucraini saprebbe come usarli.
Senza copertura aerea, come detto, i carri armati diventerebbero solamente degli obiettivi che in poco tempo verrebbero neutralizzati dall’aviazione o dall’artiglieria di Mosca. Dato che nessun paese europeo può scialare e permettersi di ridurre drasticamente la sua disponibilità di carri regalandoli all’Ucraina forse hanno pensato, per non rimanere senza, che era meglio evitare di inviarli a Kiev dove avrebbero vita breve e farebbero la fine dei 2500 che possedevano prima dell’inizio del conflitto.
Quindi caro Zelensky tutte le promesse che ti hanno fatto sembrano essere cadute nel vuoto mentre l’esercito russo continua la sua lenta ed inesorabile avanzata.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info