UN PAESE NATO HA SVOLTO UNA MISSIONE SEGRETA IN UCRAINA
Che i paesi della Nato siano coinvolti a vario titolo nel conflitto in Ucraina non solo per la fornitura continua di armi è risaputo ma adesso abbiamo al conferma ufficiale, infatti sono rientrati in Polonia 99 poliziotti che si trovavano in missione nel paese centro europeo.
Jacek Siewiera, capo dell’Ufficio di sicurezza nazionale polacco, ha annunciato che un gruppo di 99 poliziotti sono rientrati da una missione della durata di cinque mesi in Ucraina ufficialmente per sminare il territorio.
“Negli ultimi cinque mesi, un contingente umanitario di 98 persone della polizia polacca ha sminato in Ucraina cariche esplosive poste dalle truppe russe”, ha scritto l’alto funzionario sul suo account Twitter ufficiale.
“Hanno già salvato la vita di centinaia di persone in questo modo. Sono tornati a casa sani e salvi oggi! Domani, il presidente Andrzej Duda li ringrazierai e li decorerà”, ha detto Siewiera, senza fornire ulteriori dettagli sull’attività degli ufficiali polacchi nel paese vicino, riporta RT.
Ufficialmente il gruppo dei 99 poliziotti polacchi si sarebbe occupato dello sminamento del territorio ucraino dalle mine, il giornale Wirtualna Polska ha descritto l’operazione come una “missione segreta” di cui lo stesso giornale era presumibilmente al corrente da diversi mesi, ma ha scelto di salvaguardare le informazioni per non mettere in pericolo la vita degli agenti. Secondo il giornale la Polonia ha deciso di aiutare l’Ucraina dopo che Kiev lo ha richiesto al gruppo ATLAS, la forza speciale antiterrorismo dell’Unione europea.
Il governo ucraino voleva che l’Unione Europea inviasse i loro militari per sminare le arre del paese in quanto non era presente personale preparato in loco ma ciò sarebbe stato considerato dalla Russia come una provocazione. “L’unica opzione era quella di inviare agenti di polizia”, aggiunge il media.
Di tutti i membri dell’ATLAS, tuttavia, la Polonia è stato l’unico stato che ha deciso di dare una mano a Kiev, mentre il resto dei paesi ha ritenuto che svolgere una tale missione in un paese coinvolto in un conflitto militare fosse troppo pericoloso, scrive Wirtualna Polska.
Inizialmente, la missione, a cui hanno partecipato solo i volontari, avrebbe dovuto avere una durata di tre mesi, ma a dicembre è stata prolungata di altri due. “I poliziotti polacchi sono atterrati nella regione di Kiev”, ha scritto il giornale, aggiungendo che durante il loro soggiorno in Ucraina, gli agenti della polizia polacca hanno rimosso un totale di 2.000 oggetti pericolosi, e nessuno di loro è stato ferito.
Ovviamente i poliziotti, definiti un contingente umanitario da Jacek Siewiera, hanno evitato sistematicamente di occuparsi delle migliaia di mine a grappolo lanciate dall’esercito ucraino sui territori del Donbass durante tutti questi mesi di conflitto. Ma si sa che lì abitano persone che non vengono considerate come ucraine altrimenti come si spiegherebbero i continui bombardamenti compiuti proprio dai loro concittadini che hanno provocato migliaia di morti tra i civili residenti sia prima che durante il conflitto in corso.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
La Polonia odierna ,ove da un trentennio stato instaurato un.capitalismo predatorio dopo la parentesi Socialista della Repubblica popolare,rischia di essere simile alla Polonia militarfascista dei Colonnelli del primo dopoguerra del 1900: una medesima funzione di provocazione antirussa al servizio del Kapitale angloamericano!