BIDEN VISITA ZELENSKY A KIEV
Il presidente degli Stati Uniti è arrivato a Kiev in una visita non annunciata ma evidentemente già programmata da tempo ed ha incontrato il capo di stato ucraino Zelensky.
Appena giunto a Kiev Zelensky ha ringraziato il presidente statunitense della sua visita scrivendo sul suo canale Telegram “Joseph Biden, benvenuto a Kiev! La sua visita è un segnale di sostegno estremamente importante per tutti gli ucraini”, ma soprattutto è importante per lui visto che prima del conflitto con la Russia Zelensky era conosciuto solo in Ucraina, negli uffici della Casa Bianca e della Nato, oggi è diventato uno dei personaggi politici più famosi al mondo.
“Sono a Kiev oggi per incontrare il presidente Zelenski e riaffermare l’impegno incrollabile e instancabile per la democrazia, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”, ha dichiarato Biden in una dichiarazione rilasciata dalla Casa Bianca.
Biden non è arrivato a Kiev con le mani vuote, infatti secondo quanto annunciato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti Washington ha stanziato altri 460 milioni di dollari in aiuti militari per l’Ucraina.
Tra le armi che sono state promesse a Zelensky figurano altre munizioni per i lanciamissili multipli Himars e obuses di fabbricazione statunitense oltre ad altri missili Javelin e radar per la vigilanza del territorio. Questo nuovo invio è il tredicesimo invio di armi effettuato dai depositi militari del Dipartimento della Difesa statunitense. Biden ha anche annunciato altre sanzioni contro la Russia, le solite sanzioni che avranno poco effetto sul Cremlino ma che ne avranno suoi alleati, o per meglio dire sudditi, europei.
Durante la sua visita in giro per Kiev assieme a Zelensky è stata decretata l’allerta aerea sulla città e le sirene sono state attivate ma, come riportato da Associates Press, prima della visita le autorità di Washington si erano messe in contatto con il Cremlino annunciando la visita di Biden in Ucraina. Non si sono quindi registrate attività militari, le sirene erano ovviamente una messa in scena per gli operatori video che seguivano i due presidenti.
“Cinquanta paesi (140 invece si sono dissociati, ndr) in tutto il mondo hanno aiutato l’Ucraina a difendersi con sostegno economico, umanitario e militare. Abbiamo paesi uniti sotto un’unica bandiera per ostacolare le entrate finanziarie russe. Insieme abbiamo consegnato 700 carri armati, migliaia di veicoli da combattimento, mille sistemi di artiglieria, più di 2 milioni di munizioni di artiglieria, 50 MLRS e sistemi di difesa aerea, tutto per proteggere l’Ucraina”, ha affermato Joe Biden nel corso della sua visita.
Intanto dalle nostre parti, dopo che il padrone ha visitato il suo pupillo, anche i sudditi si preparano ad omaggiare il nuovo messia. Infatti il nostro Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni è in procinto di visitare la reggia di Kiev per portare i nostri migliori auguri a Zelensky e i doni del caso ovvero un nuovo pacchetto di aiuti militari.
Anche noi ovviamente non possiamo recarci in visita dal migliore amico di Joe Biden, e per converso anche il nostro, con le mani vuote. Meloni arriverà con il solito bastimento carico di armi. Il nostro Presidente del Consiglio dei Ministri arriverà a Kiev con in mano il sesto pacchetto di aiuti militari approvato dal Parlamento anche se il suo popolo ha espresso molto chiaramente che ne ha le tasche piene di continuare a finanziare il pozzo senza fondo ucraino.
E sia guerra fino all’ultimo ucraino, poi inizieremo anche ad inviare i nostri militari oltre alle armi sul fronte.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info