LE SANZIONI ALLA SIRIA IMPEDISCONO L’INVIO DEGLI AIUTI
Quando la realtà supera la fantasia: le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dai soci occidentali stanno impedendo di inviare aiuti umanitari alla Siria colpita dal devastante terremoto ieri
Come è oramai chiaro le sanzioni applicate dagli Stati Uniti ai paesi che non hanno voluto inginocchiarsi al loro volere, come la Siria, non colpiscono i governi come invece cercano di farci credere ma il popolo per metterlo in difficoltà indicibili al fine di insorgere contro il loro legittimo governo. Anche quelle applicate alla Siria ovviamente rispondono a questa logica.
Sembra impossibile ma le sanzioni applicate alla Siria dai governi occidentali non permettono, almeno sulla carta, di inviare aiuti ai disperati che fortunatamente sono rimasti vivi dopo il terribile terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria. I siriani non possono ricevere gli aiuti internazionali, ammesso i paesi abbiano voglia di inviarli, a causa delle sanzioni applicate dagli Stati Uniti e subito appoggiate dai soliti servi occidentali.
Affermo con convinzione assoluta che in casi come questo, se davvero la comunità occidentale volesse aiutare la Siria, potrebbe semplicemente fregarsene delle sanzioni ed inviare gli aiuti al popolo siriano. Dico questo perché non mi stupirei se cinicamente si volesse, da parte degli Stati Uniti e dai partner occidentali, sfruttare questa orribile situazione a proprio favore ovvero per aumentare i disagi della popolazione al fine di sovvertire il legittimo governo.
Mi torna in mente a tale proposito il caso di Cuba durante i mesi più duri della pandemia. Come è noto l’isola caraibica è sottoposta dal 1962 ad un blocco economico, commerciale e finanziario da parte degli Stati Uniti che non ha eguali nel mondo. Nei mesi più duri della pandemia il blocco ha impedito al governo cubano di acquistare medicinali ed attrezzature necessarie a combattere gli effetti del corona virus. Questo è accaduto perché il blocco impedisce di acquistare molti medicinali ed attrezzature all’estero, da molte associazioni ed istituzioni mondiali era stato chiesto di sospendere momentaneamente il blocco per permettere a Cuba di acquistare quanto necessario per combattere la pandemia.
Ovviamente da quell’orecchio l’amministrazione statunitense non ci sentiva e non ha sospeso un bel niente. Invece l’allora presidente Donald Trump ha preso la palla al balzo aumentando il blocco con ulteriori 243 misure coercitive. Quindi pensare che oggi il terremoto in Siria venga usato dagli stessi Stati Uniti per tentare di sovvertire il governo di Bashar al-Assad credo sia del tutto legittimo.
“Ci sono famiglie intrappolate sotto le macerie. Purtroppo la Siria soffre di mancanza di personale medico, forniture mediche e farmaci a causa delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti al paese. I vigili del fuoco di Latakia hanno detto che non hanno veicoli pesanti che possano aiutare a salvare i sopravvissuti”, ha detto Sara Salloum, giornalista e attivista siriana, alla rete iraniana Press TV.
Il capo della Mezzaluna Rossa Araba Siriana Jaled Haboubati ha invitato martedì a revocare il blocco e le sanzioni economiche imposte alla Siria per poter affrontare le ripercussioni del devastante terremoto. “Il numero di vittime potrebbe aumentare e ci sono diversi edifici che rischiano ancora di crollare”. Le conseguenze del terremoto sono disastrose e i nostri volontari sono pronti, ma ci mancano le attrezzature”, riporta Hispan TV.
Per fortuna ci sono anche altre nazioni che essendo fuori dall’influenza degli Stati Uniti hanno dimostrato immediatamente un cuore grande e si sono attivate per aiutare le popolazioni in difficoltà. Non si può non notare che proprio i paesi definiti canaglia o destabilizzatori dell’odierno ordine mondiale sono proprio quelli che stanno aiutando la Siria.
Queste sono le nazioni che hanno mandato o stanno per mandare aiuti alla Siria oltre che alla Turchia:Iran, Iraq, Algeria, Russia, Libano, Giordania, India, Cina, Tunisia, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Cuba, Germania (solo soldi).
La Cina ha mandato subito degli aiuti materiali e monetari ed invierà squadre mediche e di soccorso in Turchia e Siria. , Il Governo Cinese stanzierà 40 milioni di Yuan – pari a 5,9 milioni di dollari – in aiuti umanitari di emergenza per i soccorsi, come riferito da CCTV.
Anche dalla Russia sono arrivati già due aerei con aiuti per le popolazioni siriane in enorme difficoltà. Aspettiamo adesso gli aiuti degli Stati Uniti e della nostra Unione Europea. Sembra pure che il nostro governo non abbia ancora inviato un messaggio di solidarietà al governo di Damasco. Evidentemente il nostro Ministro degli Esteri è molto occupato a racimolare armi da inviare in Ucraina per perdere tempo in queste cose minori.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info