CHI SOSTIENE I RUSSI DOVREBBE INDOSSARE UNA STELLA ROSSA SUI VESTITI
In occidente si continua ostinatamente a sostenere che il regime di Zelensky non abbia creato una popolazione che vede nei valori della destra estrema il loro proprio modo di essere e di vivere, inoltre si nega che le campagne di odio e di fobia non abbiano trasformato la Russia nel nuovo nemico su cui gettare tutte le proprie frustrazioni.
A tale proposito non possiamo non citare quanto detto dalla scrittrice ucraina Larisa Nitsoy che ha proposto di obbligare gli ucraini che sostengono la Russia a portare una stella rossa applicata sui vestiti, una campionessa di tolleranza e di condivisione dei valori di civile convivenza tra i popoli.
“Non è segregazione e noi non siamo nella Germania nazista. È solo che la gente dovrebbe capire chi ha di fronte. Se sostieni i russi, ti metti una stella rossa sui vestiti. Se vai contro la società, contro il tuo popolo, devi essere marchiato. I migliori esercizi pubblici non devono più far entrare gente del genere, che si tratti di parrucchieri, benzinai o cinema. Devono sentirsi dei reietti”, ha affermato la scrittrice.
Questo mi ricorda qualcosa ma in questo tempo di revisionismo storico forse la memoria può anche svanire miracolosamente e lasciare spazio a queste affermazioni.
Mi aspetto che tra non molto qualcuno proporrà anche l’istituzione di ghetti, camere a gas, ghigliottine e campi di concentramento per i cittadini russofoni dell’Ucraina.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info