Proteste in PeruProteste in Peru

UNA PERSONA UCCISA A LIMA DURANTE LE MANIFESTAZIONI DI PROTESTA 

 

Non si fermano le manifestazioni di protesta contro il governo di Dina Boluarte in Perù, ieri le repressioni della polizia hanno causato la morte di una persona nella capitale Lima.

L’ufficio del difensore civico del Perù ha confermato sabato la morte di una persona e diversi feriti a causa delle repressioni della polizia nella capitale Lima contro i manifestanti che chiedono le dimissioni della presidente designata Dina Boluarte e la chiusura del Congresso, riporta Telesur.

“Siamo spiacenti per la morte di Víctor Santisteban Yacsavilca nelle manifestazioni violente di oggi, il capo della guardia dell’Ospedale di Emergenza Grau coordina con la Procura per i procedimenti secondo la legge”, ha scritto l’ente umanitario sul suo account Twitter ufficiale.

Víctor Santisteban Yacsavilca è la prima  vittima causata dalle repressione della polizia nella capitale peruviana dall’inizio delle proteste sociali lo scorso dicembre. I manifestanti chiedono  le dimissioni di Boluarte, che è stata nominata dal Congresso, dopo il licenziamento di Pedro Castillo dalla presidenza costituzionale, la celebrazione al più presto delle elezioni, la costituzione di una commissione per redarre un nuovo testo costituzionale ed il ritorno di Castillo alla presidenza del paese andino.

L’ufficio del difensore civico ha dichiarato che stanno anche monitorando l’assistenza sanitaria all’ospedale Guillermo Almenara di Taine Isidoro Bedon Maguiña, ferito durante le proteste che si trova in gravi condizioni. Inoltre i rappresentanti di questa organizzazione si trovano negli altri ospedali per fornire assistenza alle altre persone risultate ferite durante le manifestazioni di protesta.

L’organizzazione non governativa Coordinadora Nacional de Derechos Humanos (Cnddhh) ha denunciato che la polizia ha colpito coloro che erano alla porta dell’ospedale Grau, oltre ad entrare nel centro sanitario “per arrestare un manifestante, inoltre  avrebbero arrestato le persone ferite”.

“La repressione della polizia lascia un morto e diversi feriti causati da  colpi di pistola alla testa questa sera nel centro di Lima. Informiamo che abbiamo riferito l’accaduto alla Commissione Interamericana dei Diritti Umani (IACHR) e agli uffici delle Nazioni Unite in Perù”, ha scritto l’ONG sul suo account Twitter.

Assordante è il silenzio della comunità internazionale, sempre attenta al rispetto dei diritti umani a senso unico, sulle violenze causate ai manifestanti dalla polizia in Perù. Sono oramai più di sessanta le persone che hanno perso la vita a causa delle numerose repressioni violente della polizia durante le manifestazioni iniziate il 7 dicembre scorso. 

Non mi azzardo a pensare come sarebbero stati affollati i grandi mezzi di informazione internazionali da articoli e commenti indignati per la mancanza del rispetto dei diritti umani dei cittadini  se le manifestazioni fossero avvenute in Cina, Iran, Venezuela, Cuba e la polizia avesse commesso solo uno, e non più di sessanta, morti tra i manifestanti.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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