MINISTRO DEGLI ESTERI TEDESCO: “COMBATTIAMO UNA GUERRA CONTRO LA RUSSIA”
Annalena Baerbock, ministra degli esteri della Repubblica Federale Tedesca, ieri parlando all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha affermato candidamente che siamo in guerra con la Russia.
“fighting a war against Russia”, con queste parole Annalena Baerbock, Ministro degli Esteri tedesco, ha gettato la maschera ed ha svelato ciò che davvero sta dietro il conflitto in Ucraina ovvero una guerra contro la Russia. In effetti non ci voleva una grande scienza per capire che il conflitto in corso non è una guerra tra Ucraina e Russia ma un conflitto tra la Nato, attraverso l’uso di Kiev, e Mosca.,
Queste parole però mettono definitivamente i puntini sulle i, adesso però bisognerebbe che Annalena Baerbock ci dicesse quando questa guerra è stata dichiarata. Ci deve poi spiegare, anche se non credo ce ne sia bisogno, quali nazioni aderiscono alla guerra contro la Russia. Annalena Baerbock ci deve far sapere se parlava in nome del governo tedesco, e in questo caso solo la Germania ha dichiarato guerra alla Russia, se parlava a nome dell’Unione Europea oppure se parlava in nome della Nato, Se parlava in nome dell’Unione Europea o della Nato ovviamente anche il nostro paese si troverebbe coinvolto direttamente in questa guerra.
A tale proposito ricordo la dichiarazione del nostro Ministro degli Esteri Antonio Taiani del 22 gennaio in cui affermava che “per i Paesi alleati dell’Ucraina deve essere ben chiaro che dobbiamo fare tutto il possibile per aiutare questa nazione nella sua battaglia per l’indipendenza”, quindi se siamo alleati dell’Ucraina dovrebbe dire ufficialmente che l’Italia è in guerra contro la Russia, perché non si può essere alleati di una delle parti nel conflitto e non essere in guerra con l’altra. Annalena Baerbock per lo meno lo ha ammesso ufficialmente.
La nostra classe politica sembra proprio aver perso la testa e vuole trascinarci in una guerra in cui non c’entriamo affatto. Se le uniche analisi serie sulle implicazioni che ad esempio la cessione dei carri armati Leopard 2 all’Ucraina arrivano solamente da generali in pensione allora qualcosa nella classe politica che ci governa evidentemente non funziona.
Il Generale Marco Bertolini, già comandante del Comando operativo di vertice interforze (Coi), sostiene che “la Germania ormai, da un punto di vista della politica estera, ha le ali tarpate. Ha cercato di evitare la cessione dei Leopard, un po’ perché teme una ulteriore escalation della guerra che la coinvolgerebbe in parte per la sua posizione, essendo al centro dell’Europa, ma soprattutto perché si tratta di mezzi tedeschi”. Una situazione che sta trascinando il blocco Nato-Ue verso un eccessivo e pericoloso coinvolgimento nel conflitto in corso. “Siamo avviati a una guerra, anche noi, nella quale non abbiamo ancora impiegato personale ma mandiamo armi”, ha aggiunto, “Diciamo chiaramente che vogliamo che uno dei due belligeranti venga sconfitto e l’altro vinca. Credo che se tra qualche mese ci chiederanno, magari con la scusa di utilizzare mezzi che abbiamo dato noi e che hanno bisogno di un particolare expertise, oppure per far fronte a una particolare situazione di crisi, di mandare anche qualche nostra unità cominceremmo ad affrontare il problema. Ci stiamo rassegnando all’entrata in una guerra che con noi non c’entra niente, per questioni di carattere territoriale fra due Paesi europei estranei sia alla Nato che all’Unione europea”.
Il Generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, afferma invece che Siamo ad un possibile punto di svolta che potrebbe portare a un’escalation irreversibile del conflitto.
Le parole espresse dal Ministro degli Esteri tedesco dovrebbero indignare l’opinione pubblica che dovrebbe chiedere una spiegazione visto che se davvero siamo in guerra prima o poi anche noi ne pagheremmo le conseguenze, ma non mi pare che ci siano state mobilitazioni.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info