RINVENUTI ALTRI SEI DOCUMENTI CLASSIFICATI NELLA CASA DI JOE BIDEN
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha rinvenuto altri sei documenti contenenti informazioni classificate durante una perquisizione fatta venerdì nella casa del presidente Joe Biden nella città di Wilmington nel Delaware. Il ritrovamento è stato annunciato sabato dall’avvocato personale del presidente, Bob Bauer, in una dichiarazione rilasciata dal corrispondente della CNN Jeremy Diamond.
La perquisizione nella casa di Joe Biden è iniziata intorno alle 9.45 della mattina ed è continuata fino alle 22.00. “Sono stati controllati tutti gli spazi di lavoro, l’alloggio e il magazzino della casa”, si legge nella dichiarazione. Oltre ai sei documenti classificati sono state trovate anche note ed appunti presi da Biden durante il suo mandato da vice presidente durante la presidenza di Obama.
Non è la prima volta che vengono trovati documenti classificati nella sua casa o negli uffici di sua pertinenza. Nel novembre dello scorso anno, pochi giorni prima delle elezioni di medio termine, , una decina di documenti della vicepresidenza di Biden, tra il 2009 e il 2017, sono stati trovati nell’ufficio privato dell’attuale inquilino della Casa Bianca al Penn Biden Center for Diplomacia and Global Engagement, un ‘think tank’ inaugurato nel 2018 che gestisce programmi accademici ed eventi di politica estera.
La notizia del ritrovamento di questi documenti è però stata taciuta dal Dipartimento di Giustizia fino ai primi di gennaio, evidentemente non si voleva interferire con le elezioni di medio termine che si sarebbero svolte solo pochi giorni dopo.
Successivamente la Casa Bianca ha confermato giovedì 12 gennaio che gli avvocati di Biden hanno scoperto una decina di documenti classificati aggiuntivi nel garage della sua residenza di Wilmington nel Delaware. Poco dopo è stato annunciato che altri cinque documenti sono stati trovati nella stessa residenza.
Quindi sono già quattro i ritrovamenti di documenti segreti nella casa e nell’ufficio di Biden, ma il governo degli Stati Uniti nega la responsabilità del presidente e sostiene che “i documenti sono stati involontariamente spostati”. Nel frattempo, il Dipartimento di Giustizia sta indagando se il presidente ha gestito i documenti riservati in modo inappropriato, il che potrebbe costituire un crimine.
Biden ha ovviamente minimizzato la scoperta dei documenti classificati archiviati in modo irregolare nel suo ufficio privato, affermando che “non c’è niente lì”.
“Quando abbiamo scoperto che una manciata di documenti erano archiviati nel posto sbagliato, li abbiamo immediatamente consegnati agli Archivi e al Dipartimento di Giustizia”, ha detto. “Stiamo cooperando pienamente e speriamo che questo si risolva rapidamente. Penso che scopriranno che non c’è niente lì”, ha aggiunto il presidente, assicurando che non si pente della gestione del materiale trovato e che sta seguendo le linee guida del suo team legale. “Questo è esattamente quello che stiamo facendo”, ha ribadito.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info