Esercito ucraino un militareEsercito ucraino un militare

SOMMINISTRATE DROGHE AI SOLDATI UCRAINI 

 

In una postazione abbandonata delle Forze Armate ucraine, le truppe russe hanno trovato un rapporto che prova che il comando della 72° Brigata dell’Esercito ucraino sta somministrando ai soldati psicotropi sconosciuti.

Nel rapporto scoperto e redatto dal Comandante del 2° battaglione meccanizzato Maggiore Drapaty M. e spedito al Comandante del 72-4 OMBr. Colonnello Vdovichenko A. rende noto che “alla fine di giugno, è arrivato un nuovo lotto di farmaci. Le pasticche non sono confezionate. I soldati dormono male. La violenza è aumentata”.

Il rapporto continua riferendo di un recente atto di violenza condotto da un soldato nei confronti di un ufficiale. “Il 2 luglio, il soldato A. Kripenko ha assalito il tenente Vertushka. A. Kripenko lo ha colpito più volte alla tempia. Non è stato possibile salvare il tenente. Causa dell’incidente è stata il rifiuto di dargli le pillole”. Oltre a questo, ci sono stati molti altri casi simili. 

Il Comandante del 2° battaglione meccanizzato Maggiore Drapaty M.  continua poi riferendo che “Durante il combattimento, i soldati si comportano in modo imprevedibile. Si prega di effettuare un controllo urgente e di revocare l’uso del farmaco”.

Non sappiamo se le richieste dell’ufficiale siano state esaudite ma resta il fatto che il rapporto dimostra che ai soldati ucraini vengono somministrate droghe per sopportare le conseguenze della guerra. Pratica questa non nuova durante i conflitti militari.

Sul fronte gli uomini della Wagner continuano a guadagnare terreno avanzando e bloccando la strada Bakhmut – Seversk ottenendo il controllo del villaggio di Sol. La notizia oggi è stata confermata anche da Denis Pushilin della Repubblica Popolare di Donetsk. Già nella serata di ieri erano state pubblicate fotografie che testimoniavano la presenza degli uomini di Prigozhyn nel villaggio. 

Prosegue l’offensiva anche verso Veseloe a nord di Soledar, a Krasnaya Gora e attorno a Klesheevka, a sud di Bakhmut, dove lo scopo dei russi è quello di arrivare a tagliare tutte le vie di rifornimento dei militari ucraini.

Sul versante degli aiuti all’Ucraina ogni occasione è buona per ricordare che tutti devono fare la loro parte in questo conflitto per soccorrere finanziariamente il paese centro europeo.

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, durante il foro di Davos ha detto che “l’Ucraina ha ricevuto molti aiuti da vari stati, ma incoraggiamo gli investitori privati ​​a partecipare al conflitto in Ucraina e ad aiutare finanziariamente”.

Finanziamenti questi, come quelli approvati dall’Unione Europea per il 2023, destinati a finire nel pozzo senza fondo scavato dai sostenitori del governo di Zelensky perché l’Ucraina non sarà mai in grado di restituirli. Ricordo che l’EU ha approvato un piano di aiuti economici del valore di 18 miliardi di Euro a sostegno dell’Ucraino da erogare in tranche mensili di 1,5 miliardi di Euro. Sono, in questi giorni, stati erogati i primi 3 miliardi di Euro che rappresentano gli aiuti per i primi due mesi dell’anno.

In mezzo a tutti i tagli che i governi, compreso il nostro, devono fare  per la crisi, causata proprio dalla guerra e dalle insensate sanzioni contro la Russia, la nostra classe politica continua a inviare denari e armi al governo ucraino. Si tratta di soldi dei contribuenti, che potrebbero essere usati in mille modi per sostenere le famiglie in difficoltà o per tamponare le enormi falle della sanità, mica di soldi che si tolgono loro dagli 

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info stipendi.

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