RITROVATI DOCUMENTI CLASSIFICATI IN UN UFFICIO DI BIDEN
Sono stati scoperti dei documenti classificati in un ufficio a cui aveva accesso Joe Biden prima della sua elezione a presidente degli Stati Uniti.
il 2 novembre scorso sono stati scoperti una dozzina di documenti classificati degli anni in cui Biden era vicepresidente degli Stati Uniti nell’ufficio che aveva nelle strutture del ‘think tank’ Penn Biden Center for Diplomacy and Global Engagement, inaugurato nel 2018. Si tratta di una fondazione che organizza programmi accademici ed eventi incentrati sulla politica estera.
I documenti ritrovati solamente quattro giorni prima delle elezioni di medio termine avevano come argomento, tra le altre cose, l’Ucraina, l’Iran ed il Regno Unito. La notizia del loro ritrovamento però è stata diffusa solamente adesso, se fosse stata diffusa al momento del loro ritrovamento avrebbe sicuramente messo in serio imbarazzo l’amministrazione statunitense e avrebbe condizionato il risultato delle elezioni stesse. Ecco perché è calato il silenzio su questi documenti che non dovevano trovarsi in quell’ufficio.
Secondo la fonte, i documenti erano datati tra il 2013 e il 2016 e si trovavano in tre o quattro scatole che contenevano anche materiale stampato non classificato. Dopo la scoperta il procuratore generale Merrick Garland ha ricevuto un rapporto preliminare sull’indagine sui documenti e ora deve decidere come procedere. Potrebbe aprire un’indagine criminale a tutti gli effetti, ha detto una fonte della polizia. Garland ha assegnato l’indagine al procuratore federale di Chicago, John Lausch Jr.
Joe Biden, appresa la notizia, ha ovviamente dichiarato che non sapeva che tali documenti si trovassero nel suo ufficio privato di Washington. “Sono rimasto sorpreso di sapere che alcuni documenti governativi erano lì, in quell’ufficio”, ha detto Biden durante una conferenza stampa in Messico, dove ha partecipato al vertice dei leader nordamericani.
Intanto diversi membri del Congresso repubblicano, citati dalla CNN, tracciano un parallelo tra questa situazione e il caso molto simile dell’ex presidente Donald Trump. “Il presidente Biden è stato molto critico nei confronti del presidente Trump per aver portato documenti classificati alla residenza o in altro luogo per errore, e ora sembra che abbia fatto lo stesso”, ha sottolineato il capo del comitato di supervisione della Camera James Comer. Il presidente della Camera Kevin McCarthy non ha commentato se i repubblicani debbano iniziare un’indagine sul caso di Biden, ma ha detto che la reazione al caso di Trump è stata guidata da considerazioni politiche.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info