NON SI FERMA IL CONTRABBANDO DI PETROLIO SIRIANO
Non si ferma il furto di petrolio siriano che viene inviato, con la complicità delle forze armate statunitensi, in Iraq. Questa volta 43 camion carichi di greggio trafugato dalla provincia di Al-Hasaka sono stati inviati alle basi statunitensi presenti nel vicino Iraq, denuncia l’agenzia siriana SANA.
“Un convoglio composto da 43 camion cisterna carichi di petrolio siriano è entrato nel territorio iracheno, attraversando il passaggio illegale di Al-Mahmudia”, ha riferito domenica l’agenzia di stampa ufficiale siriana SANA citando fonti locali.
Le fonti hanno riferito che la carovana dei camion cisterna, scortata da diversi SUV dell’esercito statunitense, si è diretta verso le basi militari degli Stati Uniti nella regione semi-autonoma del Kurdistan iracheno, situata nel nord dell’Iraq.
I passaggi frontalieri illegali di Al-Mahmudia e Al-Walid nella provincia siriana di Homs sono spesso utilizzati per il contrabbando sistematico di prodotti strategici siriani come petrolio e cereali. Il governo siriano denuncia che l’80 per cento del petrolio estratto viene trafugato illegalmente dal paese.
Dopo aver invaso la Siria nel 2014, con il pretesto di combattere il gruppo terroristico Daesh, gli Stati Uniti hanno schierato truppe nelle aree ricche di petrolio, come la provincia nord-orientale di Al-Hasaka e la provincia orientale di Deir Ezzor. Con l’aiuto dei loro alleati locali, le cosiddette Forze Democratiche Siriane (FSD), le truppe statunitensi controllano la maggior parte dei pozzi petroliferi della regione, riferisce Hispan TV.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info