Il Presidente ZelenskiIl Presidente Zelenski

DEFINITIVAMENTE SOSPESE LE ATTIVITA’ DEL PARTITO SOCIALISTA DELL’UCRAINA

 

Il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (SBU) ha vietato definitivamente domenica l’attività del Partito Socialista dell’Ucraina (PSU), una forza attualmente marginale ma che è stata a lungo il quarto partito più importante del paese, a causa dei suoi presunti legami pro-russi, portando la lista delle formazioni politiche illegali nel paese a dodici.

“D’ora in poi, le attività di 12 forze politiche pro-russe sono completamente vietate in Ucraina”, si legge nel comunicato, pubblicato dopo che la Corte di Cassazione della Corte Suprema ucraina ha respinto un ricorso presentato dal Partito Socialista dell’Ucraina e ha vietato definitivamente le sue attività nel paese.

Nella dichiarazione distribuita via Telegram, il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina ha spiegato che il divieto delle attività del partito socialista si basa sulle prove accuisite dai servizi di polizia relative ad “attività sovversive e alle “minacce alla sicurezza” nazionale”. “Il sostegno alle attività anti-ucraine e pro-russe è stato dimostrato sia tra i membri di base del partito che tra i loro leader”, afferma il messaggio.

Il Partito Socialista dell’Ucraina è una piattaforma fondata da ex membri del Partito Comunista nei primi anni ’90, dopo la disintegrazione dell’Unione Sovietica, quando questa formazione fu vietata nel paese. Ha fatto parte del parlamento ucraino dal 1994 al 2007 e per molti anni ha rappresentato la quarta forza politica più importante dell’Ucraina, anche se negli ultimi anni era caduta nella marginalità.

Il Partito Socialista è solo l’ultimo dei partiti messi al bando in Ucraina dopo l’inizio dell’operazione speciale russa nel paese. Si è unito alla lista delle undici organizzazioni precedentemente vietate, come la Piattaforma di OpposizionePer la Vita, il Partito della Sharia, il Blocco di Opposizione, l’Opposizione di Sinistra, l’Unione delle Forze di Sinistra, Derzhava, il Partito Socialista Progressista dell’Ucraina, il Blocco di Vladimir Saldo, i Socialisti, il Partito della Giustizia e lo Sviluppo.

All’inizio dell’operazione speciale russa il presidente ucraino Vladimir Zelenski ha firmato una legge che permette di vietare i partiti politici che promuovono una posizione pro russa. Secondo questa legge, possono essere vietati i partiti che hanno “carattere antiucraniano” e le cui attività sono volte a “sovvertire la sovranità o l’integrità territoriale dell’Ucraina”. Se un partito è vietato, le sue proprietà, fondi e altri beni saranno trasferiti allo Stato.

“Data la guerra su larga scala combattuta dalla Federazione Russa e i legami di alcune strutture politiche con questo stato, qualsiasi attività di vari partiti politici durante la legge marziale è sospesa”, ha spiegato il presidente ucraino in un video rilasciato il 20 marzo 2022, un mese dopo l’inizio della guerra. In quel decreto, il presidente ha istruito il Ministero della Giustizia a prendere immediatamente “misure complete per vietare le attività di questi partiti politici nella forma prescritta”.

Già allora, le misure prese dal governo di Zelenski hanno suscitato critiche da parte di diversi gruppi politici in diversi paesi che però non hanno limitato l’azione dell’esecutivo ucraino che ha continuato imperterrito nelle sue epurazioni. In Spagna, Izquierda Unida ha denunciato il 5 aprile il divieto dell’attività degli undici partiti politici, che si aggiungeva alla precedente misura introdotta dall’allora presidente Petró Poroshenko che rendeva illegale il Partito Comunista Ucraino. “Questi gesti antidemocratici sono inaccettabili in un paese aspirante all’Unione Europea”, ha detto allora il partito spagnolo che ha espresso la necessità di una via d’uscita “diplomatica” dalla guerra.

Vedremo se dopo quanto espresso dalla Corte di Cassazione della Corte Suprema ucraina, che di fatto impedisce a qualunque formazione politica di esprimere le proprie posizioni in contrapposizione a quelle ufficiali del governo di Zelensky, avrà il coraggio di definire ancora questo paese democratico.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

Un pensiero su “DEFINITIVAMENTE SOSPESE LE ATTIVITA’ DEL PARTITO SOCIALISTA DELL’UCRAINA”
  1. Ma è chiaro a tutti che l unico illegali adesso è proprio lui che occupa un posto da presidente quando il suo mandato è finito da un po di tempo e chiaro che per gli stati uniti da America è i seguaci lecca culo dell occidente lo ritenga o un presidente democratico che sta agendo per il bene del suo paese (per gli stati americani) più presto ci liberiamo della morsa antica democratica e criminale della America e meglio e per tutto l occidente è per l America stessa Puntin cerca di combatterli con i suoi stessi mezzi creando la moneta BRICS e non solo in questo momento dobbiamo tutti stare vicino a Puntin si sta per realizzare un momento storico per il mondo si scriveranno nuove pagine di storia ma in meglio molto in meglio

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