INIZIANO GLI ATTACCHI AI DIRITTI CIVILI: ABORTO, GASPARRI E MELONI MODELLO POLONIA
La Polonia è un modello da imitare per Giorgia Meloni e per questo le iniziative politiche per trasformare il nostro paese in una copia della nazione nord europea, senza perdere un minuto di tempo, sono già iniziate.
La legislatura è appena iniziata, il governo non si è ancora insediato ma il Senatore Gasparri non ha perso tempo, infatti ha depositato presso il Senato, in apertura della legislatura, due Disegni di Legge: uno per l’istituzione della giornata della vita nascente, proposta per il 25 marzo; l’altro per il riconoscimento della capacità giuridica del concepito e la modifica dell’art.1 del Codice civile: è questo che Gasparri intende per piena attuazione della 194.
Sul piano internazionale il nascente governo con a capo Giorgia Meloni non si discosterà affatto dal precedente esecutivo di Mario Draghi confermando l’allineamento all’atlantismo ed all’europeismo più bieco, mentre sul lato interno si preannuncia una forte compressione dei diritti civili.
Oltre ad essere una classica idea della destra più reazionaria la stretta sui diritti civili, come il diritto all’aborto, serve anche per mascherare le altre politiche che verranno messe in atto nei prossimi mesi e nei prossimi anni, se il governo non cadrà prima. Servirà dunque non solo per trasformare il nostro paese in una copia della democratica Polonia che è in prima fila nel sostenere l’Ucraina ma anche a distrarre le masse dalle riforme liberali che inevitabilmente il governo si troverà a mettere in campo.
“In un Paese in cui l’obiezione di coscienza e i tagli alla sanità hanno già eroso profondamente il diritto alla salute delle donne e all’aborto libero, gratuito e sicuro, la maggioranza postfascista lavora sin dalle prime battute della legislatura contro l’autodeterminazione delle donne. A parole i postfascisti non intendono mutare il testo della 194, nei fatti, con il riconoscimento della soggettività giuridica dell’embrione, l’attacco alla libertà femminile è esplicito”, si legge nel comunicato stampa di denuncia rilasciato da Maurizio Acerbo e Eleonora Forenza del Partito della Rifondazione Comunista.
“Già lo scorso 28 settembre, nella Giornata mondiale per l’aborto sicuro, le associazioni e i movimenti femministi avevano manifestato in tante piazze italiane contro il rischio di una ulteriore offensiva sul corpo delle donne: la destra reazionaria – fascista e postfascista – parte sempre dalla volontà di disciplinare il corpo delle donne, relegandole a madri della patria e di figli sani e senza devianze”, continua il comunicato.
Come detto per Giorgia Meloni la Polonia è un modello e quindi bisogna prenderne ispirazione. Si noti che nella democratica Polonia il diritto all’aborto per le donne è negato e solo chi se lo può permettere va all’estero per interrompere una gravidanza non desiderata.
Ci dobbiamo stupire? Certo che no, la destra è questa. Come non ci dovevamo stupire all’indomani dell’elezione di Ignazio La Russa a Presidente del Senato e di Lorenzo Fontana alla presidenza della Camera. Mi sono stupito invece di coloro che si sono stupiti. Ma cosa vi aspettavate?
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info