IL PARTITO DELLA GUERRA E’ IL VERO VINCITORE DI QUESTE ELEZIONI
Tra partiti che salgono e partiti che scendono in queste ultime elezioni sicuramente escono vincitori il partito trasversale della guerra e il partito dell’astensione.
La destra vince ma non stravince, il centro del duo Renzi Calenda non sfigura, il centro sinistra fa acqua da tutte le parti, la sinistra alternativa esce sconfitta in malo modo ma il partito trasversale della guerra è il vero vincitore di questa tornata elettorale assieme a tutti quelli che non hanno voluto o non hanno potuto votare.
Non voglio credere che oltre il 95 per cento di coloro che sono andati alle urne condivida le politiche guerrafondaie messe in atto da tutti i partiti italiani. Infatti, se escludiamo quei pochi partiti di sinistra come Unione Popolare, il Partito Comunista Italiano, le varie forze anti sistema come Italexit e Italia Sovrana e Popolare che tutte assieme non raggiungono il 4 per cento dei voti, tutti gli altri partiti, partendo dal vincitore Fratelli d’Italia, passando per il centro di Azione Italia Viva per arrivare al Partito Democratico ed ai suoi alleati, sul tema guerra in Ucraina la pensano perfettamente allo stesso modo.
Non voglio pensare che il 95 per cento degli italiani siano d’accordo con le politiche guerrafondaie imposte dagli Stati Uniti all’Unione Europea e che questa ha imposto ai vari paesi che la compongono. Come più volte sottolineato durante la campagna elettorale l’argomento guerra non è stato affrontato dalla maggior parte dei partiti, almeno da quelli che da oggi sederanno in Parlamento, per non irritare la Casa Bianca. Ma da domani, nonostante le censure che i nostri partiti si sono imposte, tornerà di drammatica attualità.
La destra che si troverà a governare dovrà occuparsene, che gli piaccia o meno, e il tema delle armi da fornire all’esercito ucraino tornerà di stringente attualità. Come tornerà di attualità il tema di tentare di far sedere Putin e Zelensky ad un tavolo per trovare una soluzione a questo conflitto. Cosa, quest’ultima, che però nessuno dei partiti che andranno a comporre il nuovo Parlamento ha mai messo tra le sue priorità politiche. La possibilità di arrivare ad un negoziato non è mai stata presa troppo in considerazione ed hanno invece sposato in pieno la teoria che la Russia debba essere sconfitta sul campo. Tutti i partiti che fanno parte del partito della guerra hanno pertanto garantito il loro incondizionato sostegno all’atlantismo che ci ha portato a questa situazione.
Non voglio credere che tutti gli italiani che troveranno una propria rappresentanza in Parlamento stiano davvero sostenendo le politiche guerrafondaie dei partiti che hanno votato. Sì, perché faccio sommessamente notare che tutti gli eletti che siederanno nel nuovo Parlamento appartengono a formazioni politiche che appoggiano la linea imposta da Washington. Includo ovviamente anche il Movimento 5 Stelle che ha avuto un comportamento nel precedente governo perfettamente uguale agli altri partiti che formavano la maggioranza. Nelle prime dichiarazioni i grillini hanno menzionato tra i loro programmi futuri di partito all’opposizione di voler lavorare per risolvere la precarietà, la giustizia sociale ma hanno omesso qualunque riferimento alla guerra in corso e questo vorrà dire qualcosa.
Non voglio credere che gli italiani siano davvero dei sostenitori della guerra quale unico mezzo per porre fine al conflitto in corso perché allora ci sarà da preoccuparsi non poco.
Infine il secondo partito vittorioso in queste elezioni autunnali è stato il partito degli astenuti con una percentuale record di oltre il 35 per cento. Oltre un elettore su tre non si è recato alle urne per esprimere il suo voto sia perché non si sentiva rappresentato da nessuno sia per l’impossibilità di esprimerlo. La distanza tra politica e questi italiani aumenta.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info