QUANTE SONO LE ARMI INVIATE IN UCRAINA DAGLI STATI UNITI E IN QUALI MANI FINISCONO?
Si parla spesso di invio di armi all’Ucraina da parte degli Stati Uniti ma in dettaglio quanti e quali armamenti la Casa Bianca ha fornito al governo d Zelensky? Il Comando dei Trasporti degli Stati Uniti fornisce alcune cifre.
L’invio di armi al governo ucraino per prolungare la guerra all’infinito, assieme alle inutili sanzioni, per i paesi occidentali il miglior modo per convincere Putin a rinunciare ai suoi progetti espansionistici. La Casa Bianca è il principale fornitore di armamenti, infatti gli Stati Uniti hanno trasferito circa 47.000 tonnellate di armi e attrezzature militari in Europa come parte della loro assistenza militare in Ucraina, ha riferito il Comando dei Trasporti degli Stati Uniti.
Nel dettaglio sono state fornite all’Ucraina: 140 sistemi di artiglieria e 660.000 proiettili, 41.000 sistemi anti-blindati, 1.400 sistemi di difesa aerea, 15 elicotteri, 38 radar, 10.200 piccole armi, Circa 63,8 milioni di cartucce, 18 barche per pattugliamento.
Per il trasporto di queste armi sono stati richiesti 754 voli per l’Europa. Altre consegne sono state effettuate da 28 navi, 67 treni e 1.500 rimorchi. “La velocità con cui avanziamo e il livello di aiuto che forniamo è senza precedenti”, ha commentato Jacqueline Van Ovost, capo del Transportation Command degli Stati Uniti.
Dall’inizio dell’operazione militare della Russia in Ucraina, gli Stati Uniti hanno impegnato più di 14,5 miliardi di dollari in assistenza al paese slavo, secondo i dati pubblicati il 9 settembre sul sito ufficiale del Pentagono.
Sullo stesso sito si legge che sono una cinquantina i paesi che si sono uniti agli Stati Uniti per la fornitura di armi all’Ucraina. Inoltre il Pentagono sottolinea che la maggior parte delle armi fornite sono state prelevate dalle scorte militari dell’esercito statunitense. Per rimpiazzare le armi cedute e ricostituire le scorte belliche il Pentagono ha già sottoscritto contratti con i fornitori per un valore di 1,2 miliardi di dollari mentre altri di uguale importo saranno firmati in tempi brevi.
L’8 settembre, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha notificato al Congresso l’intenzione di stanziare altri 2,2 miliardi di dollari in investimenti a lungo termine, corrispondenti ai fondi militari stranieri, per rafforzare la sicurezza dell’Ucraina e di 17 paesi vicini nella regione.
Sono oramai venti i pacchetti finanziari approvati dal Congresso per la fornitura di armi al governo ucraino e molti altri non dubito saranno approvati nei prossimi mesi. Mentre gli Stati Uniti ed i soci occidentali si prodigano giornalmente a fornire armi gli ufficiali russi hanno avvertito di possibili deviazioni delle armi fornite al mercato nero. Il rappresentante permanente della Russia all’ONU Vasili Nebenzia ha sottolineato all’inizio di settembre che né le autorità di Kiev né i paesi che li forniscono sanno in quali mani finiscono alla fine le armi cedute, il che pone un possibile aumento del terrorismo e una minaccia per la sicurezza mondiale.
A tale proposito la stessa amministrazione statunitense ha ammesso di non sapere dove vanno a finire le armi cedute sottolineando che è responsabilità del governo ucraino e non degli Stati Uniti se gli armamenti vengono deviati. Gli Stati Uniti sono responsabili fino al confine ucraino, dopo è responsabilità ucraina.
Il portavoce del Dipartimento della Difesa Usa John Kirby ha riconosciuto che il Pentagono non assegna le armi che invia a particolari unità. Il portavoce ha spiegato che l’esercito ucraino raccoglie le armi principalmente in Polonia e poi le trasporta in Ucraina. “Quindi spetta agli ucraini determinare dove portarle e come vengono assegnati all’interno del loro paese”,
Insomma pur di armare fino ai denti gli ucraini gli Stati Uniti hanno messo in ponte che parte delle armi possa cadere in mani sbagliate con tutti i rischi che ne conseguiranno come lo sviluppo di gruppi terroristici non controllabili ed in grado di gettare nel terrore intere nazioni.
In tal senso, Jordan Cohen, analista della difesa e della politica estera presso il CATO Institute, ha affermato che il pericolo maggiore che circonda la valanga di armi incanalata in Ucraina è ciò che accadrà loro quando il conflitto finirà o se passerà a una fase di stagnazione prolungata .
Da parte sua, un funzionario della difesa citato dai media ha affermato che l’amministrazione Biden, nel prendere la decisione di inviare armi ed equipaggiamenti in Ucraina, ha tenuto conto del rischio che alcune spedizioni finissero in luoghi imprevisti. Tuttavia, il rischio di non armare adeguatamente Kiev è stato valutato come maggiore, ha aggiunto la fonte.
Anche la catena televisiva statunitense CNN alla fine di aprile scorso, citando fonti che hanno famigliarità con la questione, afferma che gli Stati Uniti non sono in grado di sapere in quali mani vadano le armi che vengono fornite al governo ucraino. Il fatto che non si sappia a chi effettivamente vengono consegnate le armi che arrivano a fiumi in Ucraina pone domande inquietanti.
L’ex analista del Pentagono Karen Kwiatkowski ha affermato che era prevedibile che le armi inviate all’Ucraina fossero vendute al mercato nero dalle forze di sicurezza ucraine.
La rivendita da parte delle forze di sicurezza ucraine delle armi ricevute dall’Occidente sul mercato nero era prevedibile, dal momento che non erano in grado di integrarle in una strategia di combattimento, ha detto l’ex analista del Pentagono Karen Kwiatkowski.
Queste non sono solo preoccupazioni di singoli individui o analisti dato che sul dark web si trovano molti siti che vendono a buon prezzo armi donate all’esercito ucraino di provenienza statunitense ed occidentale.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info