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IL BILANCIO DELLE PERDITE UMANE  UCRAINE NELLA CONTROFFENSIVA È PESANTISSIMO

 

L’esercito ucraino avrebbe perso oltre 4000 soldati durante la controffensiva contro le forze armate russe di questi ultimi giorni.

Il prezzo pagato dalle forze armate ucraine nel corso della controffensiva condotta dal 6 al 10 settembre contro l’esercito russo, secondo quanto riferito dal portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, sarebbe pesantissimo. Almeno 4000 soldati ucraini sarebbero stati uccisi e 8000 avrebbero riportato ferite. 

Il portavoce ha dichiarato che “le forze aerospaziali russe, le truppe missilistiche e l’artiglieria eseguono attacchi di alta precisione contro le unità e le riserve delle forze armate ucraine nella regione di Kharkiv”. Commentando la situazione nella direzione di Nikolayev e Krivoi Rog, il portavoce ha detto che i militari russi hanno attaccato con missili un posto di fanteria della marina ucraina vicino alla città di Nikolayev, dove solo in quella azione 100 soldati ucraini hanno perso la vitae 15 veicoli sono stati  distrutti.

L’Ucraina ha dichiarato questa settimana che è riuscita ad avanzare nella regione di Kharkiv, prendendo le città di Balakleya e Izium, che sono state sotto il controllo della Russia per mesi.

Da parte sua, il ministero della Difesa russo ha annunciato sabato che le truppe russe schierate vicino a quelle città sono state raggruppate per rafforzare le posizioni nella direzione di Donetsk. Le truppe ucraine sul campo erano in numero nettamente superiore a quelle russe. Si stima che gli ucraini disponessero di soldati otto volte superiori a quelli russi. Per evitare inutili perdite umane il Cremlino ha preferito indietreggiare e consolidare le posizioni nell’area di Donetsk. 

Nel frattempo, ieri notte, con undici missili le forze armate russe hanno colpito varie centrali elettriche ucraine tra cui quella di Zmievskaya, di Kremenchug, di Pavlograd e di Kharkiv.

Gli attacchi alle centrali elettriche hanno provocato gravi  problemi per la fornitura di elettricità in almeno cinque regioni: Kharkiv, Poltava, Sumy, Dnepropetrovsk e Zaporozhye. In queste regioni le città sono rimaste al buio per molte ore, i treni si sono fermati e le corse del metro di Kharkiv sono state interrotte.

A Kharkiv e Dergachy, Lozova è stata denunciata la completa mancanza di energia elettrica. Il sindaco di Pervomaisky Nikolai Baksheev ha affermato che la regione di Kharkiv è completamente rimasta al buio a causa degli attacchi missilistici russi sulle infrastrutture elettriche.

A Dnepropetrovsk e Poltava, l’approvvigionamento idrico e l’elettricità sono state interrotte. A Poltava, diversi filobus hanno preso fuoco a causa della caduta di tensione. Internet è scomparso in  varie città ucraine.

Con questi attacchi alle infrastrutture ucraine è probabile che il conflitto abbia preso un’altra direzione. Infatti fino ad ora l’esercito russo non aveva colpito infrastrutture importanti come le centrali elettriche. Ciò potrebbe significare che, come portato avanti con insistenza dalla narrativa occidentale, l’esercito di Mosca è in difficoltà oppure, cosa più probabile che si voglia dare un segnale ben preciso a Zelensky ovvero che se vogliamo possiamo colpire molto duramente il paese.

In ogni caso la guerra non sembra, a dispetto dei roboanti comunicati delle agenzie di informazione ucraine, ma quando è in corso un conflitto la propaganda impazza, che dipingono le forze armate oramai sconfitte ed in ritirata, possa concludersi in tempi brevi. Inoltre non penso che  l’esercito russo sia stato messo al palo, anzi credo che fino ad ora Mosca non abbia voluto compiere azioni militari pesanti per non rischiare di coinvolgere la popolazione civile. 

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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