SPENTO IL SESTO REATTORE DELLA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPORIYIA
L’ultimo reattore della centrale nucleare di Zaporiyia, il numero 6, è stato spento questa notte a seguito dei continui attacchi da parte dell’esercito ucraino mentre il rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica è praticamente scomparso nel nulla.
Secondo quanto ha dichiarato a Sputnik Vladimir Rógov, membro del governo regionale di Zaporiyia, la sesta e ultima unità dell’impianto nucleare di Zaporiyia è stata chiusa, come altre unità, a causa dei continui bombardamenti delle forze armate ucraine.
“Negli ultimi giorni, l’unica unità della centrale nucleare – l’unità 6 – era in funzione al minimo della sua capacità. È stata spenta questa notte intorno alle 3:45 del mattino. Ora non genera elettricità”, ha detto Rógov.
Ha poi aggiunto che le unità dell’impianto sono state spente a causa dei bombardamenti delle truppe ucraine e dei danni causati alle linee elettriche, il cambiamento delle modalità di funzionamento dei reattori e delle turbine potrebbe causare un incidente.
La società ucraina Energoatom che gestisce la centrale nucleare ha confermato di aver scollegato l’unità numero 6 dalla rete elettrica. La società ucraina ha scritto sul suo canale Telegram che sono in corso le procedure per il raffreddamento dell’unità.
L’azienda ha inoltre sottolineato che il sesto reattore dell’impianto ha operato negli ultimi tre giorni in modalità isolata, coprendo solo le esigenze energetiche della centrale stessa a un livello di potenza bassa compresa tra 114 e 140 MW. Energoatom attribuisce questa situazione ai danni che le linee di collegamento della centrale con la rete elettrica ucraina hanno subito a causa dei bombardamenti. La centrale sarà alimentata con generatori diesel.
Nelle ultime settimane, la Russia e l’Ucraina si accusano a vicenda dei bombardamenti sulle strutture dell’impianto e neppure la recente visita degli ispettori dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ha chiarito chi sia a bombardare la centrale.
Nel loro rapporto gli ispettori hanno solamente evidenziato i rischi che i continui bombardamenti potrebbero causare alla centrale. Il rapporto non ha soddisfatto né la Russia né l’Ucraina. Infatti sia Mosca che Kiev speravano che la controparte fosse dichiarata responsabile degli attacchi.
Il rapporto, tanto atteso e poi dimenticato dopo la sua pubblicazione, sottolinea la necessità di fermare immediatamente la guerra, di creare una zona desmilitarizzata intorno alla centrale e che il complesso venga abbandonato sia dalle forze militari russe che da quelle ucraine. Richiesta, quest’ultima, inaccettabile per entrambe le parti in guerra. La Russia critica l’agenzia internazionale per non aver identificato nelle forze armate ucraine i responsabili dei bombardamenti.
Il governo di Zelensky, da parte sua, critica il rapporto affermando che l’agenzia avrebbe subito pressioni dal Cremlino per non aver emesso un giudizio a loro favorevole. Infine l’occidente, sempre solidale con Kiev, ha subito dimenticato i risultati del rapporto perché sperava che l’AIEA avesse condannato la Russia per i bombardamenti dimenticandosi che l’agenzia dovrebbe essere neutrale.
Insomma un rapporto che non ha soddisfatto nessuno e per questo subito dimenticato ed uscito dalle priorità informative della stampa mondiale. Un altro tipico caso in cui una notizia, fino a ieri in prima pagina, sparisce da un momento all’altro perché non più servile a continuare a creare consenso attorno ad una certa posizione preconfezionata.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info