La senatrice statunitense Marsha BlackburnLa senatrice statunitense Marsha Blackburn

LA CASA BIANCA INTENZIONATA A FORNIRE ALTRE ARMI A TAIWAN 

 

Nel bel mezzo delle crescenti tensioni con la Cina, l’amministrazione di Joe Biden presenterà una richiesta al Congresso degli Stati Uniti per approvare la vendita di armi a Taiwan per un valore stimato di 1,1 miliardi di dollari. 

Secondo il quotidiano Politico l’amministrazione statunitense sarebbe intenzionata a presentare al Congresso la richiesta per la vendita di armi a Taiwan per un valore di 1,1 miliardi di dollari. La fornitura include 60 missili anti-nave Harpoon, 100 missili aria-aria Sidewinder, che equipaggeranno aerei da combattimento F-16 di fabbricazione statunitense, e un’estensione del contratto per la vigilanza radar.

A tale proposito il coordinatore delle comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha dichiarato in un briefing che Washington intende continuare a fornire assistenza alla sicurezza all’isola, anche se il paese nordamericano afferma di non sostenere l’idea di proclamare la sua indipendenza.

La situazione intorno a Taiwan si è inasprita dopo l’arrivo sull’isola del presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi che ha effettuato una visita a Taiwan il 2 e 3 agosto. Successivamente, sfidando gli avvertimenti della Cina, altre importanti figure politiche statunitensi hanno visitato l’isola cinese. Dopo Pelosi Taiwan è stata visitata da una delegazione di legislatori statunitensi che hanno incontrato alti leader taiwanesi, poi dal governatore dello stato americano dell’Indiana Eric Holcomb ed infine dalla senatrice statunitense Marsha Blackburn.

Dopo la visita di Nancy Pelosi Pechino ha effettuato una serie di esercitazioni navali nelle acque che circondano l’isola e ha ripetutamente avvertito che non tollererà il sostegno esterno al separatismo e che adotterà misure forti per garantire la sovranità e l’integrità territoriale della Cina. Questo venerdì, le autorità cinesi hanno iniziato nuove esercitazioni militari nel Fujian, la provincia più vicina a Taiwan.

La decisione da parte dell’amministrazione di Joe Biden di fornire ulteriori armamenti all’isola cinese non va in direzione di una distensione nei rapporti tra Pechino e Washington ma getta altra benzina sul fuoco alimentando le tensioni. Ma dalla Casa Bianca sembra non ci sia alcun interesse ad evitare che le tensioni aumentino.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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