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LA RUSSIA POTREBBE INTERROMPER IL GAS IN EUROPA SENZA PARTICOLARI CONSEGUENZE PER LA SUA ECONOMIA 

 

L’agenzia economica statunitense Bloomberg afferma che la Russia può smettere di somministrare il gas all’Europa per un anno senza subire significative ripercussioni sulla sua economia.

Applicheremo sanzioni senza precedenti che metteranno in ginocchio l’economia russa, ci veniva detto all’inizio del conflitto con l’Ucraina. I più arditi arrivavano ad affermare che le sanzioni spezzeranno le reni a Putin. I risultati di queste inefficienti ed assurde sanzioni  economiche le vediamo ogni giorno sulle nostre tasche: bollette energetiche impazzite, tassi di inflazione che non si vedevano dagli anni ’80 del secolo scorso, prezzi dei prodotti e servizi di prima necessità alle stelle ma la nostra sottomessa classe politica continua, pur di restare lì, a narrarci che le sanzioni stanno mettendo in ginocchio il Cremlino assecondando qualunque decisione venga presa alla Casa Bianca.

Secondo quanto riferito dall’agenzia statunitense Bloomberg, non certamente un covo di putiniani, che  cita esperti di Capital Economics, la Russia può chiudere completamente le sue esportazioni di gas naturale verso l’Europa per più di un anno senza causare danni significativi all’economia nazionale.

Finché i prezzi del petrolio e i volumi delle esportazioni rimarranno agli attuali livelli elevati, l’avanzo delle partite correnti della Russia sarà sufficiente a mantenere a galla il paese anche con un taglio del suo principale mercato del gas, afferma Liam Peach, uno degli economisti della società di consulenza. Questo aumento del prezzo del gas in Europa significa che Mosca potrebbe guadagnare fino a 20 miliardi di dollari al trimestre con le sole esportazioni, nonostante la riduzione dei volumi, ha aggiunto.

Quindi la Russia potrebbe smettere di somministrare il gas all’Europa senza subire particolari contraccolpi alla sua economia. Ma Liam Peach azzarda anche che “alla luce dell’attuale situazione dei prezzi, la bilancia dei pagamenti della Russia si trova in una posizione così forte che se i prezzi e le esportazioni di petrolio rimarranno ai livelli attuali, la Russia potrebbe mantenere le esportazioni di gas verso l’Europa al 20% dei livelli normali per almeno tre anni”.

“Che la Russia chiuda completamente i rubinetti sarà una decisione politica e la durata di qualsiasi taglio dipenderà dall’entità delle entrate petrolifere compensative”, ha concluso.

Insomma se Putin decidesse di chiudere completamente i rubinetti del gas in arrivo in Europa gli unici che ne subiranno conseguenze inimmaginabili saremmo proprio noi e non i russi, almeno secondo quanto riferito da Bloomberg. E c’è da crederci.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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