GUSTAVO PETRO RIALLACCIA I RAPPORTI DIPLOMATICI CON IL VENEZUELA MA A GUAIDO’ QUESTA DECISIONE NON VA GIU’
L’autoproclamato presidente ad interim del Venezuela Juan Guaidò critica fortemente la scelta del nuovo presidente colombiano Gustavo Petro di riallacciare i rapporti diplomatici tra i due paesi.
A soli pochi giorni dal suo insediamento a Presidente della Colombia Gustavo Petro ha annunciato di voler riallacciare le relazioni diplomatiche tra il suo paese e il Venezuela. Infatti, Petro ha annunciato giovedì la nomina dell’ex senatore Armando Benedetti come nuovo ambasciatore della Colombia a Caracas, mentre Maduro aveva nominato, poco prima, l’ex ministro degli Esteri Félix Plasencia come suo rappresentante diplomatico a Bogotà.
Le relazioni diplomatiche tra Caracas e Bogotà si erano interrotte per decisione di Nicolas Maduro nel febbraio 2019 quando il governo colombiano aveva riconosciuto proprio il nuovo autoproclamato presidente ad interim Juan Guaidò quale presidente legittimo del Venezuela.
Il 23 gennaio 2019, l’allora deputato Juan Guaidó si è proclamato presidente ad interim del Venezuela, in un atto nel mezzo di una piazza di Caracas. Atto di usurpazione sostenuto dall’amministrazione statunitense dell’ex presidente Donald Trump che ha aperto le porte al blocco e all’espropriazione di miliardi di dollari di beni statali venezuelani all’estero ed all’applicazione di numerose sanzioni economiche che hanno contribuito a strozzare la già difficile situazione economica del paese.
La decisione del nuovo presidente colombiano Gustavo Petro di riallacciare le relazioni diplomatiche con il Venezuela non va proprio giù a Juan Guaidò perché così facendo l’autoproclamato presidente perde un altro importante alleato nel continente sud americano. Guaidò è sempre più isolato e solo: perde l’importante alleato colombiano dopo aver perso altri importanti sostenitori in America Latina come il Cile, la Bolivia ed il Perù. Gli stessi Stati Uniti, ispiratori ed artefici della costruzione della marionetta Guaidò, lo stanno lasciando solo. Infatti dopo l’applicazione delle sanzioni alla Russia la Casa Bianca, interessata al petrolio venezuelano, ha iniziato una serie di colloqui con Nicolas Maduro, riconoscendo in lui il legittimo presidente.
Due giorni dopo il suo insediamento Petro ha ratificato che cercherà di riattivare i legami della Colombia con il Venezuela, rotti da Caracas nel febbraio 2019 a causa del fatto che l’allora presidente colombiano, Iván Duque, riconobbe Guaidó come “presidente ad interim” del Venezuela.
“Avrei sperato che la prima decisione [di Petro] non sarebbe stata quella di avvicinarsi a coloro che oggi proteggono il terrorismo globale in Venezuela”, ha protestato Guaidó venerdì in una conferenza stampa.
Nella conferenza stampa Guaidó ha denunciato le recenti decisioni del nuovo presidente della Colombia ovvero il processo di ripresa dei rapporti diplomatici con il governo del presidente Nicolás Maduro e di riaprire i confini tra i due paesi, nonché il ritiro del riconoscimento concessogli da Iván Duque quale presidente legittimo del paese sud americano.
“Avrei sperato che un presidente con ideologia di sinistra avrebbe iniziato a parlare e proteggere i più vulnerabili, non a parlare di un ambasciatore o di un altro”, ha detto l’avversario venezuelano, che si definisce presidente, alludendo ai colloqui tra le autorità di entrambi i paesi vicini per nominare nuovi ambasciatori come parte del processo di normalizzazione delle relazioni bilaterali.
Ma siccome la speranza è l’ultima a morire, ha quindi dichiarato che cercherà “meccanismi di comunicazione formale” con il nuovo governo della Colombia. “Finora non l’abbiamo fatto al di là di alcuni incontri informali”, ha detto Guaidó, rifiutandosi di fornire maggiori dettagli.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info