L’autoproclamato presidente del Venezuela Juan GuaidòL’autoproclamato presidente del Venezuela Juan Guaidò

ATTESA PER DOMANI LA SENTENZA SULL’ORO VENEZUELANO DEPOSITATO NELLA BANCA D’INGHILTERRA 

 

La giustizia britannica domani, lunedì 18 luglio, emetterà la sentenza che dovrebbe mettere fine alla lunga disputa sulla proprietà dell’oro venezuelano depositato presso la Banca d’Inghilterra.

Lo stato venezuelano conserva oltre 32 tonnellate d’oro equivalenti ad 1,6 miliardi di dollari presso la Banca d’Inghilterra. Le 32 tonnellate d’oro rappresentano la metà dei suoi depositi all’estero. L’ingente quantità d’oro depositato presso la banca britannica è conteso da alcuni anni dall’autoproclamato presidente ad interim Juan Guaidò che ne richiede la proprietà. Infatti il Regno Unito è tra i paesi occidentali che hanno riconosciuto il leader dell’opposizione come presidente ad interim e la Banca d’Inghilterra rispetta il suo ordine che gli impone di non consegnare i lingotti al consiglio di amministrazione della Banca centrale del Venezuela (BCV).

In seguito alla sua autoproclamazione a presidente ad interim del Venezuela Guaidó ha nominato il proprio consiglio di amministrazione, ma la Corte suprema di giustizia venezuelana (TSJ) ha invalidato le sue nomine, e ora la Corte commerciale di Londra sta esaminando, in quattro giorni di udienze, se la giustizia britannica debba conformarsi alle decisioni della Corte suprema venezuelana.

Dal 2018, Caracas ha cercato in diverse occasioni di ritirare l’oro che ha nell’istituzione britannica per affrontare le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dai suoi alleati senza però riuscirci.

Il vicepresidente del paese bolivariano, Delcy Rodríguez, ha avvertito tutti i paesi venerdì che ciò che hanno fatto al Venezuela può essere fatto anche a loro.

Nel luglio 2020, la Corte Suprema del Regno Unito ha concesso a Guaidó il controllo delle riserve equivalenti a 1,6 miliardi di euro, ma nell’ottobre dello stesso anno la Corte d’Appello di Londra ha annullato il verdetto emesso. Si attende quindi la sentenza di domani che dovrebbe decidere sulle sorti dell’oro venezuelano mettendo fine alla disputa.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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