Una piattaforma petroliferaUna piattaforma petrolifera

BOMBARDATE DUE PIATTAFORME PETROLIFERE NEL MAR NERO DALL’ESERCITO UCRAINO 

 

Due piattaforme petrolifere sono state bombardate dall’esercito ucraino dopo che avevano tentato di assaltare l’isola dei Serpenti, una è in fiamme e si rischia un grave incidente ecologico.

Avendo tentato per l’ennesima volta di assaltare l’isola di Zmeini, l’isola dei Serpenti, senza riuscirvi l’esercito ucraino ha deciso quindi di attaccare due piattaforme petrolifere nel Mar Nero incendiandone una, secondo quanto dichiarato dalle autorità russe.

Il Ministero della Difesa russo  ha riferito che le truppe di Kiev hanno iniziato un massiccio attacco contro l’isola dei Serpenti alle 5 del mattino del 20 giugno con più di 15 droni, razzi, missili balistici e obici americani M-777 schierati a ovest della città di Odessa e dell’isola di Kubanski al confine con la Romania.

Inoltre, secondo il rapporto, i radar hanno rilevato un drone RQ-4 Global Hawk statunitense che volava ad alta quota nell’area dell’isola dei Serpenti. La forza antiaerea russa ha abbattuto 13 droni e intercettato tutti i proiettili ucraini sventando l’ennesimo tentativo dell’esercito ucraino di impossessarsi dell’isola.

Tre ore dopo il fallito attacco, le truppe ucraine hanno bombardato due piattaforme petrolifere della compagnia Chernomorneftegaz nel Mar Nero, ferendo tre lavoratori mentre altri sette al momento sono dispersi. Una delle piattaforme ha preso fuoco a causa dell’attacco ucraino e ciò potrebbe provocare una catastrofe ecologica nell’area.

La Russia, per rappresaglia, ha distrutto con missili ad alta precisione un hangar con droni ucraini Bayraktar TB-2 e due batterie antiaeree a Odessa oltre a due obici americani M-777 sull’isola di Kubanski.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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