L’OSSEZIA DEL SUD REALIZZERA’ UN REFERENDUM PER CHIEDERE L’ANNESSIONE ALLA FEDERAZIONE RUSSA
L’Ossezia del Sud, la cui indipendenza è stata riconosciuta da Mosca nel 2008, ha annunciato che il 17 luglio terrà un referendum per integrarsi alla Federazione Russa.
“In conformità con la disposizione 16 dell’articolo 50 della costituzione dell’Ossezia meridionale, con la presente si delibera che il referendum sull’unificazione dell’Ossezia meridionale con la Russia si realizzi il 17 luglio 2022”, ha annunciato venerdì il presidente dell’Ossezia meridionale Anatoly Bibilov.
Attraverso un decreto presidenziale pubblicato sul sito ufficiale del governo dell’Ossezia del Sud, Bibilov ha esortato gli osseti del sud a rispondere a questa domanda: “Sostieni l’unificazione dell’Ossezia del Sud e della Russia?”
Sul suo canale Telegram, il leader del Paese eurasiatico ha evidenziato che la Commissione elettorale centrale dell’Ossezia del Sud ha approvato “all’unanimità” l’adesione alla Russia, sottolineando così “l’aspirazione storica” degli abitanti di questa regione caucasica di unirsi alla Federazione Russa.
“Non è solo una partnership o un’amicizia. È un rapporto di fiducia tra fratelli, dove il fratello maggiore comprende e sostiene sempre il minore con le parole e con i fatti, e il minore rispetta e aiuta sempre il maggiore. È tempo di unirci”, ha sottolineato Bibílov.
La Corte Suprema dell’Ossezia del Sud, a sua volta, ha emesso parere positivo sulla documentazione presentata per il referendum, come riportato da un portavoce dell’Amministrazione presidenziale dell’Ossezia del Sud all’agenzia di stampa ufficiale russa TASS news.
L’Ossezia del Sud, un ex territorio georgiano, ha proclamato la sua secessione da Tbilisi poco prima della disintegrazione dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS). L’8 agosto 2008, la Georgia in risposta alla dichiarazione di indipendenza ha invaso e attaccato con l’artiglieria pesante la capitale Tskhinvali, allora sotto la protezione delle forze di pace russe, e altre città.
In seguito all’aggressione georgiana contro l’Ossezia del Sud, la Russia ha lanciato un’operazione di mantenimento della pace e subito dopo ha riconosciuto l’indipendenza dell’Ossezia del Sud, una mossa che ha spinto Tbilisi a rompere le relazioni diplomatiche con Mosca. (Hispan TV)
Il 12 maggio, ottavo anniversario della sua proclamazione come stato indipendente dall’Ucraina, la Repubblica Popolare di Lugansk ha affermato di voler condurre anche lei un referendum per decidere se restare uno stato indipendente oppure chiedere l’annessione alla Federazione Russa. Più decisi invece gli abitanti della provincia ucraina di Kherson che hanno dichiarato di voler effettuare un referendum per chiedere alla popolazione di essere annessa alla Federazione Russa.
Evidentemente queste regioni che si trovano al confine con la Federazione Russa si sentono molto più protette e garantite da Mosca che dall’Ucraina e dall’Alleanza Atlantica, nel caso l’Ucraina fosse accettata.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
Della Georgia e dell’Ossezia non so quasi nulla, poché i telegiornali dell’epoca non facevano capire quasi niente.
Per quanto riguarda l’Ucraina, invece, leggo tutte le sere stampa alternativa.
La ragione della secessione di Lugansk e di Donetsk è l’estrema intolleranza verso i russofoni scatenata dal nuovo governo di Kiev del 2014, democrazia “esportata” dagli Stati Uniti.
E’ chiaro che questi popoli siano vicini alla Russia, forse anche al punto da entrare nella Federazione.
Ma è interessante la chiosa dell’articolista che dice che si sentirebbero più sicuri in Russia che sotto la NATO. Ops!