DRAGHI: “PREFERIAMO I CONDIZIONATORI D’ARIA ACCESI O LA PACE”, MA IL GOVERNO NE ACQUISTA 57
Ma Mario Draghi un paio di settimane fa non ci aveva chiesto se “Preferiamo la pace o i condizionatori accesi tutta l’estate?” alludendo ai sacrifici necessari se abbandoniamo il gas russo?
Sembra che questa domanda non riguardi i palazzi del governo dato che Palazzo Chigi ha acquistato per 39.426,40 Euro 57 condizionatori split per gli uffici di via della Stamperia, nei pressi della Fontana di Trevi, rinnovando così l’impianto di aria condizionata dell’edificio. Il contratto, che risale al 13 aprile scorso, è stato pubblicato il 21 aprile scrive IlTempo.it
Questo palazzo della presidenza del Consiglio si trova a pochi passi dalla Fontana di Trevi. Ospita gli uffici del Dipartimento per gli Affari regionali. È qui che lavora la ministra Mariastella Gelmini. Il Segretariato generale-Dipartimento per i servizi strumentali ha scelto la procedura dell’affidamento diretto, previa pubblicazione sul portale per gli acquisti della pubblica amministrazione MePA.
Come scritto nella determina a firma del dirigente Paolo Molinari, il 26 gennaio scorso il coordinatore del «Servizio gestione immobili» ha inviato una mail per richiedere l’adeguamento dell’impianto centrale di climatizzazione della sede della Presidenza del Consiglio dei ministri di via della Stamperia n.8». A quel tempo la guerra non era iniziata e Draghi non ci aveva ancora chiesto se preferivamo i condizionatori d’aria o la pace, quindi il dirigente non ha colpa …
La fornitura dei 57 condizionatori d’aria sarà eseguita da un’azienda specializzata in impianti di condizionamento e refrigerazione della provincia di Roma.
Secondo le nuove disposizioni in materia di risparmio energetico, che entreranno in vigore il primo maggio, impartite dal governo i condizionatori d’aria non potranno essere regolati con una temperatura inferiore ai 25 gradi.
Ma. Anche se la temperatura non potrà scendere sotto i 25 gradi, il contratto stipulato dalla presidenza del Consiglio dimostra che dei condizionatori non si può fare a meno. A prescindere dalla guerra in Ucraina e dalle propagandistiche affermazioni di Draghi.
Insomma i cittadini italiani dovranno spegnere i condizionatori, ammesso li abbiano, ma i nostri politici per decidere delle nostri sorti non possono sudare nemmeno un pochino.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info