GLI STATI UNITI NON SANNO CHE FINE FANNO LE ARMI INVIATE IN UCRAINA
Secondo la CNN gli Stati Uniti non sono in grado di sapere in quali mani vadano a finire le armi che vengono somministrate all’Ucraina con il rischio che cadano nelle mani sbagliate.
La catena televisiva statunitense CNN, citando fonti che hanno famigliarità con la questione, afferma che gli Stati Uniti non sono in grado di sapere in quali mani vadano le armi che vengono fornite al governo ucraino. Il fatto che non si sappia a chi effettivamente vengono consegnate le armi che arrivano a fiumi in Ucraina pone domande inquietanti.
Le armi. oltre ai reparti militari, potrebbero anche arrivare a gruppi che non sono controllati direttamente dal governo di Zelensky che potrebbero usarle anche in contesti diversi da quello dell’attuale guerra. Si rischia di armare gruppi irregolari che in futuro potrebbero compiere attentati terroristici in mezzo mondo ma soprattutto in Europa se la guerra dovesse stancarsi e protrarsi per lungo tempo.
Inoltre la facilità di trasporto di molti tipi di armi di piccole dimensioni fornite aumenta il rischio che vengano sottratte e usate in un secondo tempo. Sebbene a breve termine Washington ritenga della massima importanza sostenere Kiev attraverso il trasferimento di rifornimenti, diversi analisti e funzionari statunitensi avvertono che a lungo termine “alcune di queste armi potrebbero finire nelle mani di altri eserciti e milizie che gli Stati Uniti non intendevano armare”, scrive la CNN.
Da parte sua, un funzionario della difesa citato dai media ha affermato che l’amministrazione Biden, nel prendere la decisione di inviare armi ed equipaggiamenti in Ucraina, ha tenuto conto del rischio che alcune spedizioni finissero in luoghi imprevisti. Tuttavia, il rischio di non armare adeguatamente Kiev è stato valutato come maggiore, ha aggiunto la fonte.
Insomma pur di armare fino ai denti gli ucraini gli Stati Uniti hanno messo in ponte che parte delle armi possa cadere in mani sbagliate con tutti i rischi che ne conseguiranno come lo sviluppo di gruppi terroristici non controllabili ed in grado di gettare nel terrore intere nazioni.
In tal senso, Jordan Cohen, analista della difesa e della politica estera presso il CATO Institute, ha affermato che il pericolo maggiore che circonda la valanga di armi incanalata in Ucraina è ciò che accadrà loro quando il conflitto finirà o se passerà a una fase di stagnazione prolungata .
Il portavoce del Dipartimento della Difesa Usa John Kirby ha riconosciuto che il Pentagono non assegna le armi che invia a particolari unità. Il portavoce ha spiegato che l’esercito ucraino raccoglie le armi principalmente in Polonia e poi le trasporta in Ucraina. “Quindi spetta agli ucraini determinare dove andare e come vengono assegnati all’interno del loro paese”,
Ma nonostante tutti i rischi legati alle forniture di armi che potrebbero cadere in mani sbagliate la scorsa settimana, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha pubblicato una lista che elenca i tipi di armi che fornirà a Kiev come parte di un nuovo pacchetto di aiuti militari da 800 milioni di dollari recentemente autorizzato da Biden.
E le armi che anche noi italiani inviamo in Ucraina che fine fanno? Anche le nostre sono a rischio come quelle statunitensi? Sarebbe davvero paradossale che nei prossimi mesi gruppi paramilitari o terroristici facessero degli attentati nel nostro paese proprio con le armi che gli abbiamo fornito. Non è fantascienza ma una possibilità che non va scartata. Cosa diranno poi tutti quelli che oggi si sbracciano per armare l’esercito ucraino?
Ed intanto i produttori di armi si stanno strusciando le mani per i lauti guadagni che avranno da questa e dalle altre guerre che vengono combattute nel mondo.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info