STATI UNITI: NON E’ IN PROGRAMMA L’ALLENTAMENTO DELLE SANZIONI CONTRO IL VENEZUELA
Alla Casa Bianca non stanno pensando di alleggerire le sanzioni contro il Venezuela in cambio del suo petrolio.
L’amministrazione di Joe Biden sembra non avere alcuna intenzione di alleggerire le sanzioni al Venezuela se il paese sud americano accettasse di vendere il petrolio agli Stati Uniti. Almeno questo risulterebbe dalla risposta data dall’addetto stampa della Casa Bianca, Jen Psaki ad un giornalista che, durante una conferenza stampa, le ha chiesto che alcuni rapporti” suggeriscono che Washington starebbe studiando la possibilità di alleggerire le sanzioni contro il Venezuela in cambio del suo petrolio.
Jen Psaki ha risposto categoricamente alla domanda del giornalista con un laconico “Non mi risulta che sia allo studio”, quindi il giornalista si è poi rivolto a Psaki per chiarire se c’è la possibilità che la Casa Bianca cambi la sua decisione in futuro ma la portavoce ha risposto ancora negativamente.
Il Presidente statunitense all’inizio di marzo ha imposto l’embargo totale sul petrolio russo quale ulteriore sanzione contro il Cremlino per quanto sta accadendo nella crisi ucraina. Successivamente una delegazione della Casa Bianca si è recata in Venezuela per parlare con Nicolas Maduro riconoscendo dunque Maduro come legittimo presidente del Venezuela. Durante i colloqui, secondo quanto riferito da Maduro, si è parlato anche della possibilità di acquistare il petrolio del paese sud americano anche se da parte statunitense si è sempre dichiarato che non esiste nessuna necessità di sostituire il greggio che proveniva dalla Russia.
Da parte venezuelana, il ministro degli Esteri Félix Plasencia ha dichiarato a metà marzo che il Venezuela è disposto a cooperare con gli Stati Uniti per quanto riguarda il commercio di petrolio, purché sia rispettata “la sovranità e la legittimità” del Venezuela. . Il ministro degli Esteri ha spiegato che la cooperazione del Venezuela con gli Stati Uniti in materia petrolifera è di importanza storica e non è “strano” che entrambe le nazioni parlino di accordi tra le loro compagnie petrolifere.
Plasencia ha sottolineato che “non è una novità” che la questione del petrolio sia stata affrontata durante l’incontro tra il presidente venezuelano Nicolás Maduro e la parte statunitense. “Stiamo producendo un milione di barili al giorno in questi giorni e stiamo lavorando a una produzione di due milioni per quest’anno”.
Bisogna adesso capire se le dichiarazioni della portavoce della Casa Bianca sono semplicemente affermazioni di circostanza pronunciate solo per far intendere che la superpotenza statunitense non ha assolutamente bisogno di inginocchiarsi al cospetto di Maduro per sostituire il petrolio che non arriva più dalla Russia, oppure se sono davvero la linea politica dell’amministrazione Biden.
Se fosse il secondo caso allora a Palazzo Miraflores bisognerebbe iniziare a preoccuparsi e soprattutto occorrerebbe chiudere qualsiasi rubinetto che eroghi petrolio verso gli Stati Uniti lasciando che il paese nord americano risolva i propri problemi energetici da solo. Se ciò non fosse fatto potremmo tranquillamente parlare di tradimento del popolo venezuelano per un pugno di dollari.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info