UCRAINA: L’AUTOGOL DELL’EUROPA
Definire un autogol per l’Unione Europea appoggiare le sanzioni applicate dagli Stati Uniti alla Russia penso sia fin troppo semplice perché gli effetti di queste politiche per primo si ritorceranno proprio contro chi le applica, ma voi siete disposti a stringere la cinghia per far piacere agli Stati Uniti?
L’Unione Europea ha deciso di seguire le politiche degli Stati Uniti che intendono punire la Russia per aver invaso l’Ucraina con l’applicazione di sanzioni in campo economico. Gli effetti delle centinaia di sanzioni a tutt’oggi applicate alla Russia colpiranno non solo il paese a cui sono applicate ma in maniera evidente anche le nazioni che le applicheranno ma in modo non uguale per tutti.
Infatti l’Unione Europea sarà colpita da queste sanzioni in modo più forte che gli stessi Stati Uniti soprattutto nel campo energetico. Gli Stati Uniti dispongono di ampie riserve di petrolio e di gas a differenza dell’Europa che dipende per oltre il 40 per cento dal gas russo e per il 25 per cento dal loro petrolio. Sostituire i fornitori a breve termine è ovviamente impossibile quindi si avranno importanti ripercussioni sull’economia del vecchio continente.
Tali ripercussioni non dispiacciono affatto agli Stati Uniti che temevano che l’Europa dipendesse troppo dalle forniture russe. Le azioni portate avanti dalle varie amministrazioni statunitensi che si sono susseguite alla Casa Bianca negli ultimi dieci anni sulla questione ucraina avevano per primo interesse quello di impedire alla Russia di sviluppare ulteriormente la sua economia che portava per conseguenza anche all’espansione geopolitica soprattutto in Europa. Gli Stati Uniti hanno dalla fine della seconda guerra mondiale considerato il nostro continente come il loro cortile di casa, un po’ come da centinaia di anni viene considerata l’America Latina.
Un cortile che serve per essere sfruttato e per contribuire allo sviluppo economico della prima economia ovvero quella degli Stati Uniti. Il cortile non può però trasformarsi in un’entità economica e politica indipendente quindi con la crisi messa in scena in Ucraina gli Stati Uniti, sapendo che l’Europa gli avrebbe come sempre seguiti, hanno tentato di impedire lo sviluppo della Russia e contemporaneamente hanno fatto sì che gli alleati europei subissero il peso delle sanzioni. Potremmo dire che al momento con una fava gli Stati Uniti hanno preso due piccioni.
Non so se effettivamente tutti e due i piccioni, Russia ed Europa, sono stati presi perché certamente la Russia ha molte più possibilità nel medio e lungo termine di sbarcarla avendo un canale preferenziale con la Cina. Cosa opposta invece avviene nel vecchio continente dove le sanzioni dopo poche settimane hanno già procurato grandi problemi.
Molte delle materie prime in questi ultime settimane hanno registrato notevoli fluttuazione dei prezzi ovviamente in alto, Qui di seguito alcune quotazioni con i rispettivi aumenti rispetto al mese di febbraio 2022 e al mese di marzo 2021:
ENERGIA ELETTRICA in Europa (Euro/MW) 265,74 – Feb 2022: +62,95% – Marzo 2021: +427,32%
GAS NATURALE Dutch TTF (Euro/MWh): 145,61 – Feb 2022: +80,37% – Marzo 2021: +742,47%
PETROLIO BRENT in Europa (USD/barile): 119,09 – Feb 2022: +22,61% – Marzo 2021 +82,07%
COSTO DEI TRASPORTI in Container (USD):9.662,43 – Feb 2022: -0,48% – Marzo 2021: +120,51%
LEGNAME LBSRandom Length (USD): 1.359,66 – Feb 2022: +13,02% – Marzo 2021: +41,94%
ALLUMINIO A199.70 Cina (RMB/Ton): 22.513,67 – Feb 2022: +0,00% – . Mar zo2021: +29,73%
PLASTICA PET Cina (RMB/Ton): 8.462,86 – Feb 2022: +4,63% – Marzo 2021: +13,76%
Come si può notare gli aumenti in alcuni comparti sono stratosferici. Per tentare di arginare le conseguenze degli aumenti e nella speranza che i consumi diminuiscano riducendo la dipendenza dalla Russia alcuni politici, ma sarebbe meglio definirli comici date le loro affermazioni, hanno avuto alcune idee da proporre ai cittadini per cercare di far fronte alla crisi.
Josef Borrell ha invitato gli europei ad abbassare la temperatura dei termosifoni per ridurre i consumi. Saggio consiglio subito accolto dalla regione Lazio di Zingaretti che ha proposto un piano di riduzione della temperatura del riscaldamento negli edifici pubblici di due gradi e di spengere per due ore i caloriferi.
Più ingegnose le proposte arrivate dalla Germania, ma sappiamo bene che i tedeschi sono più svegli di noi. Qui è stato chiesto ai tedeschi di mangiare meno carne per ridurne le importazioni dalla Russia e di istituire un limite di velocità nelle autostrade per ridurre i consumi dei carburanti, ricordo a tale proposito che in Germania non vi sono limiti di velocità nelle autostrade.
Insomma si fa fronte come si può alle necessità che le sanzioni stanno provocando in Europa. E poi dicono che i nostri politici non si preoccupano di noi. Misure che sanno tanto di presa in giro, queste persone pensano davvero di avere a che fare con dei bimbi dell’asilo? Mi aspetto adesso che venga proposto per fare piacere agli Stati Uniti e per seguirli nelle loro sciagurate azioni politiche che, come nella crisi petrolifera del 1973, si attui il divieto di circolazione la domenica oppure limitare la circolazione delle auto a targhe alterne.
Tutte misure che potrebbero ridurre i consumi di combustibili ma dall’altro lato a Bruxelles pensano sempre più insistentemente di sostituire il gas russo con quello liquefatto proveniente dagli Stati Uniti a bordo di navi che dovranno percorre migliaia di chilometri in mare consumando migliaia di tonnellate di gasolio. Insomma mi sembra di volersi riparare con un cesto quando piove a dirotto.
In conclusione cari italiani ed europei in generale se vi va bene continuare a sostenere le politiche statunitensi, se vi va bene continuare a far parte di un’organizzazione guerrafondaia come la Nato, se vi va bene mettere avanti a tutto gli interessi della Casa Bianca, se vi va bene rinunciare a qualcosa per mantenere gli Stati Uniti al comando del mondo, se vi va bene pagare il gas quattro volte il suo valore e l’elettricità il doppio, se credete che le responsabilità di questa crisi siano tutte del dittatore Putine mentre il democratico Zelensky che ha bombardato per otto anni i suoi concittadini del Dombass sia il candidato ideale per ricevere il Premio Nobel per la Pace, se pensate che gli Stati Uniti e l’Unione Europea abbiano fatto tutto il possibile per impedire questa crisi, se pensate sia giusto aumentare al 2 per cento la spesa militare per difendersi non si sa da chi, se manifestate assime ai politici che chiedono la pace e poi nascondono le armi negli aerei destinati agli aiuti umanitari per il popolo ucraino, se vi emozionate per un bimbo ucraino biondo e bianco e non muovete un ciglio per i profughi provenienti dalla Siria o dall’Africa in un barcone allora tutto quello che vi diranno di fare dovrete farlo altrimenti che fedeli alleati sareste.
Alla prossima puntata.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info