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LA MACCHINA DELLE FAKE NEWS: LA CARNEFICINA A KIEV, O FORSE NO

 

‘La carneficina’, quella prima pagina della Stampa con la foto che mostra tutta la violenza dei ‘bombardamenti russi’ in Ucraina. O forse no?

È stata pubblicata ieri, 16 marzo, in prima pagina sul quotidiano La Stampa, una foto, presumibilmente scattata a Kiev, di un uomo con le mani sul volto, in piedi in mezzo a corpi dilaniati, con un titolo abbastanza d’impatto, La carneficina.

Sebbene non ci sia nessuna dichiarazione aperta, un qualunque lettore potrebbe facilmente arrivare alla conclusione, anche leggendo le colonnine ai margini, che questa foto sia stata scattata a Kiev, o in una qualunque altra città ucraina in cui si stanno svolgendo le operazioni militari russe, e che quel pover’uomo immortalato nell’immagine stia piangendo le vittime delle ‘atrocità’ dei militari russi, di cui tanto si parla adesso nei media occidentali.

Tutto sembrerebbe calzare alla perfezione, se non fosse per un MA, ed anche abbastanza grosso. La foto in questione è stata scattata sì durante lo svolgimento delle operazioni militari, cioè nel marzo 2022, ma non a Kiev, a Kharkov o a Mariupol, bensì nella Repubblica Popolare di Donetsk e le vittime immortalate nell’immagine sono cittadini bombardati da un missile Tochka-U delle forze ucraine.

Secondo il portale ura.ru, l’immagine è stata scattada da Eduard Kornienko ed è, per l’appunto, una delle tante foto a testimonianza dei bombardamenti ucraini alla città di Donetsk avvenuti qualche giorno fa. Tra le varie immagini, ci sono anche gli scatti di Maksim Blinov, corrispondente di RIA NOVOSTI/Sputnik, dai quali si evince che la situazione immortalata è proprio quella dei bombardamenti nella Repubblica Popolare.

In altre foto scattate dal corrispondente è possibile inoltre scorgere le targhe di alcune macchine e varie insegne pubblicitarie che riportano scritte in cirillico russo, e non in ucraino, oltre alle scritte sulla parte posteriore delle uniformi delle squadre di soccorso, compreso il pompiere che si vede alle spalle dell’uomo in prima pagina, ripreso però di petto nello scatto della Stampa, anche esse in russo.

È comunque possibile consultare le foto di Blinov direttamente, sui siti https://visualrian.ru o http://sputnikimages.com, oppure consultare il filmato su https://www.ruptly.tv/en/videos, per sincerarsi da sé da dove sono state tratte le immagini.

Oltre a vari blogger e testate italiane, tra cui il Fatto Quotidiano, che hanno trattato di questa scelta come minimo un po’ impropria da parte del quotidiano torinese, dell’accaduto ha parlato anche la portavoce del ministero degli Esteri russo, Mariya Zakharova, su Telegram:

“Ad elencare tutti i nomi dei quotidiani che pubblicano disinformazione ci vorrebbe un giorno intero. Ci sono esempi di particolare cinismo che non possono passare inosservati. La Stampa è uscita con una foto di Donetsk in prima pagina. Soccorritori, corpi, persone che soffrono, distruzione. Tutto ciò sono le conseguenze dei bombardamenti da parte delle forze armate ucraine nella DPR, con l’aiuto del sistema tattico missilistico Tochka-U. La scritta sulla prima colonna del giornale riporta: Così Kiev affronta l’assalto finale. Come se fosse a Kiev che sono stesi i corpi delle vittime delle azioni militari, e non a Donetsk. Questo fake è indicativo. È in questo mondo, inventato dai media occidentali, che siamo costretti a vivere in questi ultimi… molti… anni. L’intera pubblicazione è intitolata in maniera ancora più vivida: La carneficina. Evidentemente, la foto della DPR si è dimostrata essere troppo buona per non utilizzarla e ai giornalisti italiani non è importato di effettuare una contraffazione, hanno fatto passare le vittime delle forze armate ucraine e dei volontari a Donetsk per abitanti di Kiev. Tutto fa brodo purchè si dia l’informazione in modo scioccante, in chiave antirussa. E a nessuno interessa la verità. Tutti servono una sola parte della barricata.”

L’articolo è di Sputnik Italia, uno dei media russi censurati in occidente. Adesso capite bene perché la macchina della propaganda filo statunitense ha deciso di impedire a Sputnik, Russia Today ed altri media di fornire informazioni agli utenti europei. Nascondere le informazioni che potrebbero dare una visione alternativa di quanto sta succedendo è uno dei più semplici modi per convincere l’opinione pubblica che quello che stiamo facendo è giusto.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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