NICOLAS MADURO CONFERMA L’INCONTRO CON UNA DELEGAZIONE POLITICA DEGLI STATI UNITI
Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, nel quadro della riunione con l’Alto Comando politico e militare, ha confermato in un discorso alla televisione di aver avuto sabato un incontro con una delegazione politica degli Stati Uniti di cui avevamo dato notizia ieri.
In un annuncio trasmesso alla radio e alla televisione ieri sera, il presidente venezuelano ha riferito che sabato scorso ha tenuto un incontro con una delegazione inviata dal governo degli Stati Uniti. “È stato un incontro molto diplomatico e abbiamo trascorso quasi due ore a parlare”, ha aggiunto, osservando che l’incontro si è svolto in un’atmosfera “rispettosa” e “cordiale”.
La cordialità ed il rispetto da parte della delegazione statunitense era ovviamente imprescindibile in quanto non crediate che Joe Biden si sia convertito sulla strada di Damasco. Infatti il riavvicinamento che gli Stati Uniti stanno tentando con il Venezuela ha una sola motivazione: il petrolio venezuelano.
Tra le varie sanzioni che la Casa Bianca ha in progetto contro la Russia ci sarebbe anche quella di non acquistare più il petrolio russo. Ciò provocherebbe un grave problema di approvvigionamento per le raffinerie statunitensi ed ecco quindi il motivo della ritrovata simpatia verso Nicolas Maduro. Gli Stati Uniti da buoni capitalisti non fanno nulla per niente, compreso abiurare tutte le politiche messe in atto contro una nazione come il Venezuela definita come una minaccia improvvisa per gli interessi degli Stati Uniti.
Nel suo discorso a poi anche annunciato il ripristino del dialogo con tutti i settori socio-politici per favorire una ripresa economica e la stabilità del paese sudamericano.
“Abbiamo deciso di riattivare il processo di dialogo nazionale con tutti gli attori politici, economici e religiosi del Paese. Riformeremo un processo di dialogo nazionale, più inclusivo, più ampio”, ha detto il presidente Maduro.
Raccontando i dettagli dell’incontro con la delegazione statunitense, il capo dello Stato ha ratificato la volontà di Caracas di far avanzare la diplomazia e il rispetto in un’agenda che garantisca la pace e la sicurezza dei popoli della regione. “I colloqui ed il coordinamento tra il governo degli Stati Uniti e la Repubblica Bolivariana del Venezuela continueranno”, ha Sottolineato.
Aveva iniziato il suo discorso alla nazione affrontando per prima cosa la situazione che la crisi ucraina sta causando al suo paese ed al mondo. Il presidente Maduro ha spiegato che nel contesto geopolitico internazionale causato dalla crisi in Ucraina, in Venezuela verranno prese misure per proteggere la distribuzione e l’approvvigionamento di cibo, nonché l’avanzamento dei salari e la protezione sociale per la classe operaia.
“Suoniamo il campanello d’allarme per cercare la pace, auspichiamo che vengano create condizioni che consentano solidi accordi nel processo negoziale tra la Federazione Russa e l’Ucraina, che gli attori coinvolti intorno all’Ucraina incitino a cercare la pace e ad abbandonare le posizioni che hanno avuto in passato (…) che il conflitto militare non sia aggravato, che i corridoi umanitari siano rispettati per proteggere la popolazione civile”, ha avvertito il presidente venezuelano facendo appello alla pace.
Maduro ha inoltre ricordato che il conflitto è peggiorato a causa di decenni di mancato rispetto degli accordi, nonché di minacce contro la sicurezza della Russia, “coloro che hanno preparato l’espansione della NATO sono i primi responsabili di questo conflitto”.
“Valutando le informazioni di intelligence che abbiamo sul mondo, dal Venezuela esprimiamo che siamo preoccupati per la possibilità di una guerra in Europa e di un’estensione in diverse parti del mondo di questo confronto armato”, ha detto il capo dello stato.
Inoltre il presidente Maduro ha denunciato la campagna mediatica di odio contro la Russia e le misure economiche di cui il paese eurasiatico è vittima, “ci sono già impatti brutali sui prezzi dell’energia, del gas, del petrolio, dei prezzi dei prodotti alimentari e dei fertilizzanti, nonché un aumento del prezzo del trasporto marittimo e delle merci”, ha sottolineato Nicolas Maduro nel suo discorso.
Insomma un discorso che apre le porte ad una nuova era nelle relazioni tra Stati Uniti e Venezuela ma che mette in chiaro che i rapporti tra lo stato bolivariano e la Russia non sono in discussione. Infatti è proprio grazie alla collaborazione con Mosca che Caracas ha potuto negli anni sopportare con enorme difficoltà le sanzioni applicate dagli Stati Uniti e dai loro sodali alleati .
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info