UN DOCUMENTO SEGRETO SVELA CHE LA NATO AVEVA PROMESSO DI NON VOLER ESPANDERSI AD EST
Un documento confidenziale pubblicato dalla rivista tedesca Der Spiegel contraddice la narrativa occidentale che afferma che la Nato non avrebbe mai promesso alla Russia di non espandersi ad est.
Larivista tedesca Der Spiegel venerdì ha pubblicato un documento confidenziale che conferma che la NATO ha rinnegato le promesse di non espandersi verso est, contrariamente a quanto recentemente affermato dall’attuale segretario della NATO Jens Stoltenberg, che ha affermato che tale promessa “non è mai stata fatta”.
Il documento appare proprio in mezzo alla riunione sulla sicurezza che si sta tenendo nella città tedesca di Monaco nella quale è stato ribadito che le responsabilità della crisi in Ucraina sono della Russia e che se il Cremlino decidesse di invadere il paese centroeuropeo le verrebbero applicate sanzioni senza precedenti. Il nuovo documento sembra non aver avuto alcun impatto nelle discussioni in atto a Monaco tra i grandi del mondo.
Secondo Der Spiegel, il documento in questione è stato trovato negli Archivi nazionali britannici dal politologo americano Joshua Shifrinson. Il testo illustra i dettagli della riunione tenutasi tra i capi dei ministeri degli Esteri degli Stati Uniti, del Regno Unito, della Francia e della Germania, tenutasi nella città tedesca di Bonn il 6 marzo 1991 su questioni di sicurezza relative alla situazione della Polonia e di altri paesi dell’Europa dell’est.
Il documento include anche un dettaglio che contraddice le recenti dichiarazioni del segretario generale dell’Alleanza Atlantica. “Come mostra il documento, inglesi, statunitensi, tedeschi e francesi hanno convenuto che l’adesione alla NATO dei paesi dell’Europa orientale era ‘inaccettabile'”, si legge nel post di Der Spiegel riportato da RT.
Nel documento declassificato che fa una volta per tutte chiarezza su questa controversa ma importante questione nel corso di un’altra precedente riunione, tenutasi nel 1990 nel formato due più quattro tra la Repubblica federale Tedesca e la Repubblica democratica tedesca, insieme alla Francia, all’Unione Sovietica, al Regno Unito e agli Stati Uniti per discutere l’accordo finale sul futuro della Germania, firmato a Mosca alla fine di quell’anno, i partecipanti hanno espresso che l’espansione della coalizione dovrebbe essere limitata.
“Nel quadro dei negoziati nel formato Due più Quattro, abbiamo chiarito che non avremmo ampliato la NATO oltre l’Elba. Pertanto, non possiamo offrire alla Polonia e agli altri paesi dell’Europa orientale la possibilità di essere membri della NATO”, ha detto all’epoca Jürgen Chrobog, un rappresentante della REPUBBLICA federale di Germania.
Il documento cita inoltre le parole del rappresentante degli Stati Uniti Raymond Seitz che afferma che “. “Abbiamo chiarito all’Unione Sovietica, nei colloqui Due più Quattro e in altri negoziati, che non intendiamo approfittare del ritiro delle truppe sovietiche dall’Europa orientale. […] La NATO non si estenderà formalmente o informalmente all’Est”. Anche questa dichiarazione non lascia dubbi sulle intenzioni dei paesi aderenti alla Nato sulla futura espansione dell’alleanza.
Il 17 maggio 1990 a Bruxelles l’allora Segretario Generale della NATO, Manfred Hermann Wörner, pronunciava le seguenti parole: “Il fatto stesso che non siamo disposti a localizzare le truppe nato al di fuori della Repubblica Federale Tedesca dà all’Unione Sovietica solide garanzie di sicurezza”. Ci dobbiamo quindi chiedere dove sono adesso queste garanzie.
Il Presidente russo Vladimir Putin si è chiesto più volte dove sono queste garanzie di sicurezza: nel giugno dello scorso annoPutin si è lamentato del fatto che la NATO non ha mantenuto la sua promessa di non espandersi verso i confini della Russia. “Ai tempi dell’Unione Sovietica, [alll’allora capo dell’URSS, Mikhail] Gorbaciov è stato promesso, verbalmente,, che non ci sarebbe stata alcuna espansione verso est della NATO. E dove sono queste promesse?”.
A dicembre, Putin ha nuovamente sottolineato che la NATO ha promesso che non si sarebbe espansa di un centimetro a est. “Non un centimetro a est, ci è stato detto negli anni ’90. E allora? Siamo stati truffati. Fondamentalmente ci hanno spudoratamente ingannato”, ha detto il presidente russo, osservando che ci sono già state cinque ondate di espansione della NATO.
Secondo il documento, l’allora Segretario di Stato americano, James Baker, diede al suo omologo sovietico, Eduard Shevardnadze, “ferme assicurazioni” che “la giurisdizione o le forze della NATO non si sarebbero spostate verso est”. D’altra parte, ha anche detto al cancelliere sovietico a Mosca che l’alleanza non si sarebbe spostata “di un pollice verso est”. Il giorno dopo, il 10 febbraio 1990, Helmut Kohl, il futuro cancelliere della Germania unificata, ripeté la stessa promessa a Gorbaciov.
“Crediamo che la NATO non dovrebbe espandere la sfera della sua attività. Dobbiamo trovare una soluzione ragionevole. Capisco correttamente gli interessi di sicurezza dell’Unione Sovietica”, disse Kohl all’epoca. (RT)
Su quanto pubblicato nel documento da Der Spiegel Willy Wimmer, ex segretario di Stato del Ministero della Difesa tedesco (1985-92), in dichiarazioni a RT afferma che “L’espansione della NATO nell’Europa orientale genera un senso “giustificato” di minaccia in Russia, perché contravviene alle promesse fatte dall’alleanza stessa”.
“Allora capivamo molto bene i problemi che affrontiamo oggi, così la Germania in quel momento prese la decisione di rifiutarsi di ospitare truppe nato sul territorio dell’ex Repubblica democratica tedesca e limitare [l’espansione della NATO] al fiume Oder”, ha detto Wimmer, che è stato vicepresidente dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) dal 1994 al. 2000.
Insomma le promesse fatte dalla Nato prima della dissoluzione dell’Unione Sovietica e della conseguente fine del Patto di Varsavia sono state chiaramente promesse da mercante utili solo a sancire la vittoria dell’occidente nei confronti dell’URSS. Probabilmente l’allora Presidente dell’unione Sovietica Mikhail] Gorbaciov aveva sopravvalutato l’onestà degli Stati Uniti e della Nato anche se, secondo le dichiarazioni di Wimmer, l’obiettivo centrale della Germania e della comunità europea all’epoca era “un riavvicinamento molto cauto con l’Europa orientale e la cooperazione con tutti”. “La politica della Germania, e dell’Occidente in generale, è cambiata radicalmente a causa dell’adozione della Dottrina Wolfowitz nel 1992. Quando Hans-Dietrich Genscher ha dovuto dimettersi da ministro degli Esteri della Repubblica Federale di Germania, è iniziata l’espansione della NATO verso est”.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info