La golpista Jeanine AnezLa golpista Jeanine Anez

INIZIA IN BOLIVIA IL PROCESSO CONTRO JEANINE ANEZ MENTRE IL PRINCIPALE RESPONSABILE DEL COLPO DI STATO E’ L’OSA 

 

Il ministro degli Esteri messicano Marcelo Ebrard ha dichiarato durante la presentazione del libro “Evo, operazione salvataggio” che l’Organizzazione degli Stati Americani (OSA) è la principale responsabile del colpo di stato del 2019 in Bolivia dopo che Evo Morales aveva vinto legittimamente le elezioni presidenziali.

Il ministro degli Esteri messicano Marcelo Ebrard ha accusato l’Organizzazione degli Stati americani quale principale promotrice del colpo di Stato in Bolivia nel novembre 2019, contro l’allora presidente Evo Morales, che aveva appena vinto un’elezione non riconosciuta dall’opposizione.

Il  Ministro degli Esteri del Messico  durante la presentazione del libro “Evo, operazione salvataggio”, in cui racconta le vicende del trasferimento del deposto presidente boliviano e suo arrivo in Messico dopo il colpo di stato, ha accusato l’OSA di essere la principale responsabile del golpe del 2019.

Ha affermato a tal proposito che “Qui la cosa interessante è che il principale promotore e partecipante a questo colpo di stato è l’Organizzazione degli Stati americani”.

Ebrard ha anche ribadito che il centro della politica estera del Messico è la difesa della democrazia e ha assicurato che i colpi di stato non saranno consentiti nella regione latinoamericana e caraibica.

Il libro è stato preparato dal consulente politico e accademico spagnolo Alfredo Serrano, e presentato all’Istituto Matías Romero, nella capitale messicana. Il Ministro degli Esteri messicano ha raccontato come si è svolto il salvataggio di Evo Morales sottolineando che in relazione all’operazione aerea che ha portato Morales in Messico ha riconosciuto che il trasferimento dell’ex presidente boliviano è stato rischioso e difficile. Tuttavia, ha assicurato che “valeva la pena salvare la vita di Evo e che il processo democratico predominava”.

Ha raccontato come “a differenza di altre procedure di asilo in cui chi chiedeva asilo era in Ambasciata in questo caso si trattava di andare a prendere una persona che si trovava in un aeroporto ed i rischi erano molto più alti.

Nel frattempo nella capitale boliviana è iniziato il primo processo contro l’ex presidente de facto della Bolivia, Jeanine Áñez, in cui è accusata di violazione dei doveri e risoluzioni contrarie alla Costituzione per aver assunto la presidenza il 12 novembre 2019 senza soddisfare i necessari requisiti istituzionali

Secondo la Procura, l’ex senatrice ha commesso diverse violazioni della Magna Carta e dei regolamenti dell’Assemblea legislativa plurinazionale prima di proclamarsi presidente de facto il 12 novembre 2019.

Jeanine Añez ha ammesso il  7 e 8 giugno 2021 davanti al procuratore Omar Mejillones che non fu l’Assemblea legislativa (come richiesto dalla legge), ma un gruppo di persone, in una riunione negli Stati Uniti ha metterla a capo del paese andino.  

Durante il processo, verrà analizzata anche la posizione di politici, polizia, militari e persone della società civile che hanno collaborato alla successione irregolare di Jeanine Áñez.

Insieme all’ex presidente de facto, sarà processato anche l’ex capo di stato maggiore Flavio Gustavo Arce, gli ; ex comandanti Pastor Mendieta dell’Esercito, Gonzalo Tercero dell’Aeronautica e Palmiro Jarjury  delle Forze Armate. A loro si uniscono due fuggitivi: l’ex comandante della polizia Yuri Calderón e l’ex comandante delle forze armate Williams Kaliman.

Oltre alla sua partecipazione al rovesciamento di Morales e alla sua anomala assunzione come presidente, Jeanine Áñez sarà indagata anche per altre cause come  i crimini contro l’umanità legati ai massacri di Sacaba e Senkata  in cui si contano almeno 38 persone uccise e centinaia di feriti.

Per ritardare il processo l’ex Presidente de facto ha inscenato uno sciopero della fame definito dal capo del Movimento al Socialismo (MAS) alla Camera dei Deputati, Gualberto Arispe come un’azione politica di vittimizzazione, il cui obiettivo è quello di evitare il processo giudiziario. (Telesur)

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *