Un soldato ucrainoUn soldato ucraino

BLUMBERG ANNUNCIA L’INVASIONE DELL’UCRAINA 

 

Mentre Blumberg titolava che la Russia aveva invaso l’Ucraina e l’Washington Post ipotizza 50 mila vittime nel caso di un’invasione russa, gli Stati Uniti rafforzano le loro truppe in Europa dell’est ed i venti di guerra nel vecchio continente si fanno sempre più forti.

Tra palesi Fake news de ipotesi di invasione dell’Ucraina da parte della Russia le tensioni in Europa dell’est non si attenuano. In questa guerra di nervi la stampa gioca un ruolo fondamentale inventando false notizie ed esercitandosi in previsioni frutto non di dati certi ma di semplici supposizioni atte solo a creare timori e inquietudini per mantenere il livello di tensione alta.

In un articolo apparso sull’Washington Post si afferma che la Russia sarebbe in procinto di invadere l’ucraina e che in due giorni potrebbe prendere la capitale Kiev provocando almeno 50 mila vittime e causare una crisi umanitaria che provocherebbe la fuga di 5 milioni di ucraini dal loro paese. Il media sostiene anche che le autorità russe hanno già portato vicino ai confini del paese circa il 70% delle forze e delle capacità necessarie per un’invasione su larga scala. Secondo le fonti del Washington Post, “83 gruppi tattici di militari russi di circa 750 soldati ciascuno” si trovano vicino ai confini ucraini, mentre due settimane fa vi si trovavano solamente 60 gruppi.  

Il giorno prima, il New York Times aveva suggerito, citando “una valutazione dell’alto comando militare ucraino”, che le truppe russe “sembrano essere nelle fasi finali dei preparativi per un’azione militare” contro il paese vicino.

Venerdì Bloomberg ha erroneamente riferito che la Russia aveva invaso l’Ucraina, offrendo persino al suo pubblico una diretta della supposta “invasione” in atto. La notizia falsa sarebbe rimasta sulla homepage dell’agenzia per circa 30 minuti, prima che Bloomberg, alla fine, le rimuovesse  scusandosi poi per quanto avvenuto. 

“Prepariamo i titoli per molti scenari e il titolo La Russia invade l’Ucraina è stato inavvertitamente pubblicato intorno alle 16:00 di oggi sul nostro sito web. (…) Siamo profondamente dispiaciuti per l’errore. (…) Il titolo è stato rimosso e stiamo indagando sulla causa”, ha poi spiegato l’agenzia. Coloro che hanno cercato di aprire la notizia hanno poi visto visualizzare una pagina di errore sul loro browser.

A tale riguardo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che la pubblicazione di Bloomberg rappresenta “una perfetta dimostrazione di quanto sia pericolosa la situazione, provocata dalle infinite dichiarazioni aggressive provenienti da Washington, da Londra e da altre capitali europee”. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti è rimasto fino ad ora silente sulla palese falsa notizia pubblicato dall’agenzia Blumberg. 

Il tabloid tedesco Bild ha invece pubblicato un articolo in cui viene reso noto un presunto piano elaborato dalle autorità russe che disegna gli scenari successivi ad un’eventuale invasione dell’Ucraina. Secondo Mosca, l’Occidente ha usato il pretesto di una presunta “invasione” per rafforzare l’esercito ucraino e creare un progetto “anti-russo.

In mezzo a questa guerra di notizie false o poco verificate gli Stati Uniti e gli alleati europei continuano ad ammassare truppe intorno all’Ucraina. Le truppe del 18 ° Corpo Aviotrasportato dell’esercito degli Stati Uniti sono atterrate venerdì all’aeroporto della base di Wiesbaden, in Germania, scaricando veicoli e attrezzature da aerei da trasporto militare. Si tratta dei primi soldati del contingente aggiuntivo di 2.000 militari statunitensi inviati da Fort Bragg nella Carolina del Nord in Europa. La maggior parte dei militari, circa 1.700 soldati, facenti parte dell’82a divisione aviotrasportata sarà schierato in Polonia, mentre il resto si stabilirà in Germania. Nessuno di loro dovrebbe essere inviato in Ucraina.

Il trasferimento delle truppe fa parte della strategia messa a punto dagli Stati Uniti che consiste nel dispiegare i militari nei pressi dei confini della Russia al fine di creare un deterrente ad una possibile invasione, invasione sempre negata dal Cremlino.

Da parte sua, il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko ha definito il dispiegamento degli Stati Uniti un “passo distruttivo” che “accontenterebbe” solo il governo filo-occidentale dell’Ucraina, oltre ad “aumentare la tensione militare e ridurre il margine per soluzioni politiche”.

L’esercito ucraino ha intanto annunciato alcune esercitazioni per famigliarizzare con i sistemi missilistici portatili NLAW realizzati dal Regno Unito e dalla Svezia recentemente acquistati dal paese est europeo. I missili portatili, pesanti 12 chilogrammi ed aventi una gittata di 800 metri, sono capaci di distruggere i carri armati del nemico ma possono essere usati anche contro obiettivi fissi o aerei. Inoltre il personale statunitense sta istruendo i soldati ucraini all’uso pratico delle granate SMAW, conosciuta anche come N-141.

L’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoli Antonov ha affermato che il suo paese si attende nuove sanzioni dagli Stati Uniti ed ha reiterato che le accuse da parte dell’occidente di una invasione da parte della Russia non rispecchiano le intenzioni del Cremlino. La Ministra della Difesa tedesca ha ripetuto che il suo paese non è intenzionato a fornire armi al governo ucraino nonostante le ripetute richieste ma resta comunque un fedele alleato della Nato. Per questo, ha affermato, continueremo a fornire aiuti finanziari a Kiev e non escludiamo di inviare ulteriori militari in Lituania.

Ma allora perché continuare con questa pantomima? Tenere alta la tensione e paventare l’invasione dell’Ucraina potrebbe servire a giustificare l’applicazione di sanzioni alla Russia il cui scopo è quello di debilitarne l’economia impedendole quindi lo sviluppo sia in campo economico che geopolitico.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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