ALTRE IMPRESE COINVOLTE NELLA COSTRUZIONE DEL GASDOTTO NORD STREAM 2 SANZIONATE DAGLI USA
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti continua la politica sanzionatoria nei confronti della Russia applicando nuove sanzioni contro entità coinvolte nella costruzione del gasdotto Nord Stream 2.
Le sanzioni contro le imprese coinvolte nella costruzione del gasdotto Nord Stream 2 che collega la Russia alla Germania da parte degli Stati Uniti continuano nonostante il progetto sia già stato ultimato. Infatti lunedì, il segretario di Stato Antony Blinken ha dichiarato che gli Stati Uniti avrebbero imposto sanzioni a un entità e a due navi presumibilmente coinvolte nel progetto del gasdotto Nord Stream 2, a cui il governo e i legislatori statunitensi continuano a opporsi.
Da parte sua la Russia condanna le nuove sanzioni statunitensi contro il progetto Nord Stream 2 e le considera una continuazione della politica sanzionatoria di Washington, ha detto martedì il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
“Le sanzioni per il Nord Stream sono una continuazione della stessa politica di sanzioni a cui Washington si rifiuta ostinatamente di rinunciare… Naturalmente, questo è qualcosa su cui abbiamo un atteggiamento estremamente negativo, ne abbiamo parlato più di una volta. Ma ancora una volta, consideriamo questa decisione illegale, sbagliata, specialmente sullo sfondo degli strenui tentativi di sviluppare un dialogo già precedentemente perso”, ha detto Peskov ai giornalisti.
Il gasdotto Nord Stream 2 scorre sotto il Mar Baltico e collega direttamente la Russia alla Germania. La sua costruzione è iniziata nel 2018 ed è terminata nel settembre di questo anno, gli Stati Uniti per impedirne il completamento hanno emesso numerose sanzioni contro le imprese coinvolte nella sua costruzione. Con la nuova amministrazione di Joe Biden le sanzioni sono state allentate ed è stato possibile quindi terminare la costruzione. La posizione degli Stati Uniti sulla realizzazione del gasdotto comunque anche con la nuova amministrazione non è cambiata e le misure prese in questi giorni lo dimostrano.
Il progetto è stato preceduto dal gasdotto Nord Stream originale, iniziato nel 2011 e completato nel 2012. Si stima che l’introduzione di un secondo gasdotto Nord Stream raddoppierà la capacità di esportazione del gas, portandola a 3,9 trilioni di piedi cubi.
Gli Stati Uniti si sono sempre opposti alla costruzione del Nord Stream 2 in quanto considerano la troppa dipendenza dell’Europa dal gas russo una questione geopolitica. Come è noto oltre oceano non vedono di buon occhio ogni espansione della Russia in Europa, inoltre l’arrivo del gas russo nel vecchio continente riduce le possibilità di vendita del gas liquefatto di produzione nazionale da parte delle imprese statunitensi.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info