LA CORSA AGLI ARMAMENTI NEGLI STATI UNITI NON CONOSCE INTERRUZIONI: ORDINATI ALTRI 16 CACCIA F-35
La corsa agli armamenti negli Stati Uniti non conosce crisi, infatti la US Navy e l’Air Force hanno ordinato a Lockheed Martin altri 16 jet F-35 Joint Strike Fighter, per un costo complessivo di oltre 1 miliardo di dollari.
La corsa agli armamenti dell’amministrazione statunitense sembra non avere fine: il Dipartimento della Difesa ha annunciato in un comunicato di aver commissionato a Lockheed Martin altri 16 jet F-35 Joint Strike Fighter per un costo complessivo che supera il miliardo di dollari.
“La Lockheed Martin Aeronautics Company si è aggiudicata un contratto di modifica da 1.099.631.252 dollari”, ha dichiarato il Dipartimento della Difesa nel suo comunicato. Nello stesso comunicato viene sottolineato che gli aerei verranno consegnati entro il maggio 2026.
Gli aerei saranno prodotti negli stabilimenti di Fort Worth, in Texas, di El Secondo in California, di Warton, nel Regno Unito, ma anche di Cameri in Italia tanto per far credere alla nostra poco attenta opinione pubblica che il programma F-35 porta lavoro al nostro paese.
A luglio, il capo di stato maggiore dell’aeronautica, il generale Charles Brown, ha descritto il jet F-35 come la pietra angolare della flotta di caccia statunitensi per il prossimo futuro. Molti analisti però sostengono che ancora il produttore, la Lockheed Martin, non abbia ancora risolto i numerosi problemi che affliggono il velivolo. Sarebbero almeno 860 i problemi riscontrati e non ancora risolti nel nuovo aereo da caccia statunitense.
A tale proposito viene da pensare che all’amministrazione statunitense non importi molto delle capacità dell’aereo ma importi solo di finanziare lautamente l’industria militare, unica industria che negli Stati Uniti crea occupazione e contribuisce alle campagne elettorali dei presidenti. Il programma degli F-35 è iniziato nel 2001 ed ha subito notevoli ritardi dimostrandosi il programma più costoso nella storia della produzione di armamenti negli Stati Uniti. Dopo il suo inizio il programma ha accumulato ritardi per otto anni ed i suoi costi sono lievitati di 165 miliardi di dollari.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info