COLOMBIA: SONO 116 I LEADER SOCIALI UCCISI DALL’INIZIO DELL’ANNO
La violenza in Colombia non si ferma: l’Istituto di studi per lo sviluppo e la pace (Indepaz) ha riferito martedì dell’omicidio di Marcos Tulio Gutiérrez Mendoza. Questo ultimo omicidio porta il numero degli assassinati tra i leader sociali nel 2021 a ben 116.
La mattanza dei leader sociali in Colombia continua nella più classica indifferenza del governo di Ivan Duque e della compiacente comunità internazionale. Secondo quanto riportato dall’Istituto di studi per lo sviluppo e la pace della Colombia sono già 116 i leader sociali e i difensori dei diritti umani uccisi dall’inizio dell’anno e ben 1231 gli assassinati dalla firma degli accordi di pace tra il governo e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) nel 2016.
L’ultima vittima caduta sotto i colpi delle bande paramilitari che dettano legge nel paese sud americano è Marcos Tulio Gutiérrez Mendoza, di 62 anni, ucciso mentre lavorava in un campo nella fattoria di Las Palmas, nel comune di Lejanías, nel dipartimento diMeta, dove viveva. Marcos Tulio Gutiérrez Mendoza era segretario del Consiglio di azione comunitaria del villaggio Albania, al momento non si conoscono i motivi dell’omicidio compiuto da alcuni uomini che lo hanno freddato mentre stava lavorando.
Sono passati solo alcuni giorni dalla precedente azione violenta compiuta nei confronti di altri leader sociali. Infatti lunedì, 13 settembre, è stato segnalato l’omicidio dei leader sociali Oneida Pertuz Mestre ed Enrique Ruiz González, una coppia che erano attivisti del movimento Colombia Humana e recentemente hanno aderito al Patto Storico.
Le indagini preliminari hanno stabilito che due uomini su una motocicletta hanno sparato loro l’8 settembre mentre si muovevano in un veicolo vicino alla piazza del mercato. Nonostante sia stata trasferita in una clinica di Maicao, la coppia non è sopravvissuta a causa della gravità delle loro ferite.
Il bollettino dei leader sociali e dei difensori dei diritti umani uccisi in Colombia si allunga ogni giorno che passa senza che nessuno si degni di porvi la necessaria attenzione. Risulta incredibile come la sempre attenta comunità internazionale che vede nel rispetto dei diritti umani il faro illuminante delle proprie politiche non si degni minimamente di quanto da anni sta accadendo in Colombia. Pensare che i diritti umani siano usati solo come pretesto per tentare di sovvertire i governi dei paesi che non si sono uniformati alle politiche degli Stati Uniti e dell’occidente credo sia sotto gli occhi di tutti. Ricordo infatti che la Colombia fa parte come membro aggiunto della Nato.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info