LE BOMBE DELLA DEMOCRAZIA
Ruggito di B-52 in avvicinamento,
un immediato groviglio di nón lá pronto a rintanarsi:
“Mamma da dove vengono quei mostri alati?” – “Figlio mio, nascondiamoci”
“Mamma perché dobbiamo nasconderci qui al buio stretti?” – “Figlio mio, ci stanno per cadere addosso le stelle”
“Mamma, sarà come l’ultima volta?” – “Figlio mio, questa volta le stelle cadranno più vicino”
“Beh mamma, non sei contenta di averle meno lontane?” – “Finché ti ho in braccio, figlio mio, questo è tutto ciò che conta”
“Mamma, perché il cuore ti batte così forte?” – “Perché il mio cuore, figlio mio, viaggia con le stelle”
“Mamma, ma le stelle cadono così dappertutto?” – “Figlio mio, a noi le stelle hanno riservato un trattamento più speciale”
“Mamma, ma papà non è ancora tornato” – “Figlio mio, è andato a caccia delle stelle più luminose, per regalarci quelle più belle”
Bomba numero 1:
Whump-whuump-whuuuump
Convulsioni corporee, la voce da una parte, gli arti dall’altra.
Bomba numero 2:
Whump-whuump-whuuuump
Tremore incontrollabile.
Bomba numero 3:
Whump-whuump-whuuuump
Spasmi incontenibili.
Bomba numero 4:
Whump-whuump-whuuuump
“Mamma, non riesco a sentire la tua voce, ma il tuo cuore mi dice che sei qui con me”.
Bomba numero 5:
Whump-whuump-whuuuump
“Mamma, perché stai piangendo?”. Lacrime asciutte e canicolare fragore da una parte, involontarie minzioni dall’altra.
Bomba numero 6:
Whump-whuump-whuuuump
Spasmodico sollevamento del terreno. Pianti soffocati, urla strozzate. L’ambiente condannato ad un mostruoso boato.
Bomba numero 7:
Whump-whuump-whuuuump
“Mamma, stringimi forte!”, “Perché sono così tante le stelle che cadono in una sola volta?!”. Arrampicamento degli arti e unghie spezzate. Sguardi scuri e vaganti, fossilizzati in espressioni di orrore.
Bomba numero 8:
Whump-whuump-whuuuump
“Mamma, che stai dicendo? Non capisco!”.
Ininterrotto imperversamento furioso del cataclisma. Completa perdita di controllo delle funzioni corporee e mentali.
Bomba numero 9:
Whump-whuump-whuuuump
Incomprensibili disarticolazioni linguistiche. Indecifrabili ed involontari ordini e contrordini di uscita.
Bomba numero 10:
Whump-whuump-whuuuump
Sollevamento di migliaia di pezzetti di terra dal suolo e dalle pareti. Anomali contorcimenti. Suolo stretto in un abbraccio agonizzante, voci sempre più fioche.
Bomba numero 11:
Whump-whuump-whuuuump
Incontinenza incontrollabile. L’Apocalisse era completa.
Silenzio assoluto, quasi assordante.
Ondivaghe espressioni in preda al più ceco terrore ed al più inebetito fatalismo.
Imbarazzati sguardi verso i propri arti inferiori. Il disorientamento era totale.
11 bombe democratiche e 11 giganti voragini.
Non normale distruzione, ma un orrifico panorama di innaturale ordine cosmico e di irriconoscibilità ad aspettare là fuori.
L’Apocalisse era terminata e – a loro modo- le cose sotto il loro sguardo avevano cessato per sempre la loro spontanea esistenza.
di Patrizio Digeva