IL VACCINO CUBANO SOBERANA PLUS VIENE TESTATO DALL’ASL DI TORINO, MA SARA’ MAI USATO IN ITALIA?
Il laboratorio di virologia dell’ospedale Amedeo di Savoia diTorino, in collaborazione con la clinica di malattie infettive sta valutando l’efficacia del vaccino cubano Soberana Plus sulle varianti del Covid 19 che stanno in queste settimane provocando una nuova salita dei contagi.
L’Azienda Sanitaria Locale di Torino sta studiando l’efficacia del vaccino cubano Soberana Plus sulle varianti del corona virus che stanno in queste settimane circolando anche nel nostro paese grazie alla collaborazione con L’Istituto Finlay de L’Avana. Il laboratorio di virologia dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, in collaborazione con la clinica di malattie infettive guidata dal virologo Giovanni Di Perri, ha iniziato uno studio sul vaccino cubano per valutarne l’efficacia sulle varianti del Covid 19 che stanno circolando tra la popolazione italiana.
“Stiamo valutando, su colture cellulari “in vitro” delle diverse varianti virali, la capacità dei sieri di soggetti cubani vaccinati di contrastare le crescita virale”, spiega Valeria Ghisetti, Direttrice del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Asl Città di Torino. “Questo tipo di analisi – aggiunge – si è già rivelato più volte utile nel prevedere l’efficacia delle vaccinazioni nel prevenire l’infezione, la malattia sintomatica e la malattia nelle sue forme più gravi”, riporta La Repubblica.
Scrive su Cubadebate Ida Garberi, giornalista italiana che vive a Cuba da molti anni, dopo aver incontrato quasi due mesi fa Michele Curto, presidente di AICEC (Agenzia per gli Scambi Culturali ed Economici con Cuba: “Devo confessare che ho pensato che, in questi momenti così duri per Cuba, mentre il nemico yankee sta utilizzando tutte le armi possibili per destabilizzare l’isola caraibica, fosse un fantasia impossibile. Michele, come me, è un sognatore senza fine, capace di continuare a lottare per una causa giusta contro venti e maree, come dicono qui a Cuba”.
Spiega poi Ida Garberi che il vaccino cubano, nelle sue diverse versioni, si proietta in una posizione strategica particolare, ovvero come potenziale strumento di richiamo in soggetti già vaccinati o che abbiano superato in passato l’infezione spontanea. Il candidato vaccinale Soberana Plus ha completato, a Cuba, gli studi clinici di Fase I/II, gli unici studi al mondo progettati appositamente per i convalescenti da COVID-19, ed i loro risultati hanno dimostrato la sua elevata immunogenicità (> 96% di presenza di anticorpi specifici) e sicurezza. Si è inoltre appena conclusa, a Cuba, la sperimentazione di fase III (Soberana 02), comprensiva di tre tappe di immunizzazione, i cui risultati preliminari consistono in un’efficacia del 91,2% per la malattia sintomatica, del 75,7% per l’infezione e del 100% per la malattia sintomatica grave e la morte. La tappa successiva contempla la verifica della capacità della risposta indotta dal vaccino di contrastare le diverse varianti circolanti.
Una collaborazione questa tra il laboratorio cubano e l’Asl torinese che promette buoni risultati sempre che la politica poi autorizzi l’uso, se gli studi dimostreranno la sua efficacia, di Soberana Plus nel nostro paese. Cosa questa non scontata perché è proprio la politica che dovrà esprimersi in ultima istanza sull’uso del vaccino cubano prima in Europa e poi in Italia. A tale riguardo bisogna ricordare che a tutt’oggi ancora l’Ema, l’ente europeo che autorizza l’uso dei farmaci, non ha ancora autorizzato nel vecchio continente la vaccinazione con il vaccino russo Sputnik V, utilizzato con successo in decine di nazioni nel mondo.
Quindi anche per il vaccino cubano occorrerà per prima cosa, se gli studi ne dimostreranno l’efficacia, combattere la guerra intrapresa dagli Stati Uniti e sostenuta dagli alleati europei contro tutti i preparati che non sono forniti dalle industrie farmaceutiche statunitensi. Una sorta di guerra fredda contro Russia, Cina e probabilmente anche contro Cuba se il vaccino supererà i test di efficacia. Nel mezzo stiamo noi cittadini a cui viene detto di vaccinarsi ma poi le dosi del vaccino scarseggiano mettendo in serio pericolo la stessa campagna vaccinale.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info