Giorno dell’indipendenza di sangueGiorno dell’indipendenza di sangue

STATI UNITI: INDEPENDENCE DAY DI SANGUE OLTRE 150 PERSONE UCCISE 

 

Il 4 luglio negli Stati Uniti viene festeggiata la festa dell’indipendenza dall’Inghilterra ma in questo giorno di festeggiamenti almeno 150 persone sono morte in oltre 450 sparatorie. Nel paese dove le armi fanno parte della cultura della popolazione così si festeggia l’independence Day.

Durante lo scorso fine settimana che coincideva con la celebrazione del giorno dell’indipendenza degli Stati Uniti dall’Inghilterra almeno 150 statunitensi sono morti in oltre 450 sparatorie. Secondo le statistiche fornite dal gruppo no-profit Gun Violence Archive, che archivia ogni caso di violenza armata, Chicago, nello stato dell’Illinois, è la città dove si sono avute il maggior numero di sparatorie con ,  92 persone colpite da armi da fuoco delle quali 16 hanno perso la vita. A New York si sono registrate 21 sparatorie con 26 feriti.

Ma il bilancio degli atti violenti non si ferma qui. Infatti a Fort Worth, nello stato del  Texas, la polizia ha denunciato un’altra sparatoria che ha visto coinvolto un uomo che ha scaricato l’intero caricatore della sua pistola in un autolavaggio lasciando sul campo 8 feriti. Tra le persone coinvolte negli atti violenti figurano anche dei minori di età: quattro bambini sono rimasti feriti dopo che un ragazzo di 15 anni ha sparato contro di loro a Norfolk, in Virginia. Secondo quanto riferito, le vittime di entrambe le sparatorie non sarebbero in gravi condizioni.

Violenze sono state registrate anche a Dallas, in Texas, dove 4 uomini sono stati uccisi e solo uno è miracolosamente sopravvissuto alla sparatoria. Nella città di Texas City, un uomo è morto dopo essere stato picchiato più volte per strada. Altre due vittime e tre feriti sono stati segnalati nella città di Cincinnati, nello stato dell’ohio, dopo che un uomo ha aperto il fuoco durante una festa., ad Atlanta, in Georgia, un minorenne è stato ucciso durante un scontro che ha coinvolto più di 50 adolescenti.

Insomma un fine settimana di festeggiamenti in cui le armi hanno avuto il loro momento di gloria. Niente di nuovo comunque in un paese che ha fatto del diritto di possedere una pistola o un fucile d’assalto un principio irrinunciabile. Non ci dobbiamo stupire se chi possiede un arma la usa per risolvere le proprie questioni, ci dovremmo interrogare invece sul perché una notizia come questa è passata inosservata nei nostri mezzi di informazione sempre attenti a trasformare ogni banalità che avviene in Cina o Russia in un avvenimento mediatico di portata internazionale.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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