BRASILE: TRAFFICO DI COCAINA SU AEREI MILITARI DI SUPPORTO DURANTE I VIAGGI DI BOLSONARO
Il sergente della Forza Aerea Brasiliana (FAB) Manoel Silva Rodrigues ha trafficato cocaina in almeno sette viaggi ufficiali prima di essere arrestato in Spagna nel giugno 2019, dopo essere sbarcato da un aereo di supporto al presidente Jair Bolsonaro.
È quanto rilevano i dati dell’indagine della Polizia Federale. La documentazione dell’indagine della polizia rivela inoltre che il traffico è continuato con la partecipazione di altri soldati, anche dopo l’arresto di Manoel Rodrigues.
Il sergente è stato arrestato in flagrante, dopo una denuncia anonima, con 39 chili di cocaina per un valore di 6,4 milioni di Reais (1,1 milioni di euro), pochi minuti dopo lo sbarco all’aeroporto di Siviglia, in Spagna.
Si trattava di una missione ufficiale del presidente Jair Bolsonaro e del suo entourage, diretta in Giappone, per gli incontri con il vertice del G20. Alla domanda su cosa sia stato fatto dopo l’arresto del sergente in termini di sicurezza, la FAB ha affermato che “le procedure di sicurezza, i protocolli di imbarco e sbarco sono stati rivisti e migliorati”.
Lo schema di scambi di messaggi
In tutti e sette i viaggi ufficiali in cui l’inchiesta indica che ci fu trasporto di droga, il sergente ha scambiato messaggi criptati con la moglie Wilkelane Nonato Rodrigues che indicano il successo nell’impresa criminale. È avvenuto in quattro voli nazionali (a San Paolo e Recife) e tre voli internazionali con scalo in Spagna, dove è stato consegnata la droga.
In uno di questi viaggi, Manoel Rodrigues ha inviato alla moglie Wilkelane la foto di un braccio alzato con un rosario avvolto intorno al polso. Per i giudici militari, l’immagine non voleva mostrare un atto di fede ma un messaggio di conferma: il sergente era riuscito a trasportare cocaina su un aereo dell’Aeronautica Militare brasiliana durante una missione diplomatica ufficiale in Azerbaigian, con scalo in Spagna, ad aprile 2019.
Primo viaggio con la cocaina
Secondo la Polizia Federale ed il Giudice Istruttore Militare, il primo trasporto di droga interno al Brasile del sergente è avvenuto il 18 marzo 2019. Era una missione da Brasilia a San Paolo. Il sergente è stato assegnato al Gruppo Trasporti Speciali, che è il settore dell’Aeronautica Militare responsabile del trasporto delle autorità. Egli ha effettuato viaggi ufficiali all’estero dall’anno 2015.
Anche i voli internazionali non lasciano dubbi alla polizia e ai giudici che Manoel effettuasse costantemente traffici di droga su aerei FAB.
Il sergente ha approfittato di una missione ufficiale in Azerbaigian, tra il 30 aprile e il 5 maggio 2019, per trafficare cocaina in Spagna. La delegazione era guidata dal deputato federale Rodrigo Maia, presidente della Camera. L’itinerario prevedeva anche un’agenda ufficiale in Libano e tappe strategiche a Capo Verde, in Africa, e a Madrid, Roma e Lisbona, in Europa.
All’hotel di Madrid, la troupe ha chiamato Manoel per fare un giro della città. Egli ha rifiutato l’invito ed è uscito per consegnare la droga ordinata a una persona non identificata. Le autorità di polizia stimano che Manoel abbia ricevuto almeno 100.000 Reais (17mila euro) per il trasporto della droga.
Come funzionava lo schema
Secondo il Giudice Istruttore militare, Manoel non agiva da solo. Almeno altri quattro militari sono indagati per aver utilizzato velivoli FAB per il traffico di droga in missioni ufficiali nazionali e internazionali. I compratori provenivano dalla Spagna, Paese porta d’ingresso in Europa per la cocaina prodotta in Sudamerica ed esportata dai trafficanti brasiliani.
Il monitoraggio delle telefonate effettuate e ricevute da Manoel e il rilievo delle stazioni radio base degli operatori di telefonia cellulare hanno aiutato gli agenti a scoprire lo schema del traffico di droga della banda militare FAB. L’analisi dei luoghi ha indicato che Manoel, sempre alla vigilia dei viaggi ufficiali, soggiornava presso un motel, dove riceveva la droga.
Altro personale militare coinvolto
Gli investigatori hanno scoperto che Manoel e altri membri della banda hanno acquistato telefoni cellulari esclusivamente per parlare in un gruppo ristretto. Uno di loro era il sergente Jorge Luiz da Cruz Silva, che usava il nome in codice “flamengo”.
L’inchiesta indica che Jorge e il sergente Márcio Gonçalves de Almeida erano amici di Manoel. Il primo era responsabile del reclutamento del personale militare che lavorava nel Gruppo di Trasporti Speciali per agire come trasportatori nel traffico internazionale di droga, tramite aerei FAB. La violazione del segreto bancario ha anche dimostrato che, a partire dal 2015, i beni acquisiti dai sergenti Jorge e Márcio erano già incompatibili con il reddito netto di entrambi, di circa 4.000 Reais al mese (700 euro).
La Polizia Federale ha scoperto che Jorge aveva un patrimonio di 800mila Reais (140mila euro) ed era proprietario di una BMW. Secondo la polizia federale, è stato citato in giudizio per riciclaggio di denaro.
Márcio era stato assegnato al Gruppo di supporto di Brasilia ed ha acquistato una Mercedes-Benz A200 per 86mila reais (14mila euro) il 10 luglio 2018 e una BMW Z4 S-Drive per 89mila Reais (15mila euro) il 16 maggio 2017.
L’inchiesta militare ha indagato anche sul tenente colonnello Augusto César Piovesan. Egli era responsabile dell’assegnazione del personale militare dell’Aeronautica militare nei viaggi ufficiali. Piovesan è stato accusato di aver mentito in una testimonianza poco dopo l’arresto di Manoel all’aeroporto di Siviglia. Quando è stato ascoltato per la prima volta, ha detto che non aveva amicizia o vicinanza con i sergenti Manoel e Jorge Cruz.
Secondo i giudici, l’intercettazione dei cellulari delle persone coinvolte ha smentito le dichiarazioni del tenente colonnello. In una seconda dichiarazione, Piovesan afferma di aver avuto contatti privati con Manoel, ma nulla ha a che fare con l’evento avvenuto a Siviglia. Il sergente Manoel è stato condannato a sei anni di carcere dalla Corte Superiore dell’Andalusia, in Spagna. Ha confessato il delitto e sta scontando la pena in una prigione spagnola.
Il tenente colonnello Piovesan è entrato a far parte del Gruppo di Trasporti Speciali nel 2013 ed era il secondo più anziano nell’importante gruppo responsabile del trasporto aereo del Presidente della Repubblica. Era di stanza presso l’Ufficio di sicurezza istituzionale.
Piovesan, i sergenti Jorge e Márcio, l’ex soldato Dário e Wilkelane sono stati arrestati il 18 marzo di quest’anno, così come i loro beni bloccati dalla giustizia militare di Brasilia.
Quando ha chiesto l’arresto dell’imputato, il procuratore di giustizia militare Ednilson Pires ha avanzato la seguente argomentazione: “Hanno posto lo Stato brasiliano, le forze armate e il Presidente della Repubblica in una posizione vessatrice di fronte alla società e alla comunità internazionale”. Piovesan, Jorge, Márcio e Dário sono in libertà vigilata con varie misure cautelari.
Alessandro Vigilante