LA MEMORIA SUGLI ATTERRAGGI FORZATI: IL CASO BIELORUSSO E’ SOLO L’ULTIMO
Non è corretto tentare di giustificare, sminuire o controbilanciare l’azione intrapresa dal governo della Bielorussia, che ha usato la sua forza aerea militare per costringere all’atterraggio un volo di linea commerciale per procedere all’arresto di un passeggero ricercato per questioni politiche.
È utile però ricordare e riscattare la memoria storica di altri casi simili successi nel passato, per confrontare situazioni, posizionamenti coerenti o meno degli stati coinvolti e sviluppi successivi.
Vediamo qui di seguito tre casi chiari e conclamati di azioni simili avvenuti in passato.
1956: L’arresto dei leader del movimento indipendentista algerino
Il 22 ottobre 1956, cinque leader del movimento indipendentista algerino, il FLN, erano su un volo civile da Rabat, in Marocco, a Tunisi, come riferisce Ahmed Rouaba della BBC Arabic, il servizio di notizie arabo della BBC. Dovevano partecipare a una conferenza sul futuro della regione del Maghreb, organizzata dall’allora presidente tunisino Habib Bourguiba.
L’Algeria era una colonia francese all’epoca e il servizio segreto francese inviò la sua forza aerea militare per intercettare l’aereo passeggeri, costringendolo ad atterrare in Algeria. Gli sviluppi di tale azione di forza provocarono rivolte in Marocco e Tunisia.
I cinque prigionieri includevano Ahmed Ben Bella, che divenne il primo presidente dell’Algeria dopo l’indipendenza dalla Francia. Egli morì nel 2012, all’età di 95 anni.
1985: caccia statunitensi intercettano un aereo con a bordo dirottatori di navi
Nell’ottobre 1985, un aereo egiziano che trasportava presunti militanti palestinesi fu intercettato dalla forza aerea statunitense e costretto ad atterrare nella base americana di Sigonella, in Italia.
La nave da crociera italiana Achille Lauro era stata dirottata nel Mediterraneo con centinaia di persone a bordo e un anziano passeggero ebreo americano era rimasto ucciso. I quattro militanti del Fronte di liberazione palestinese responsabili dell’azione erano fuggiti dopo aver permesso alla nave Achille Lauro di attraccare in Egitto. Essi stavano cercando di fuggire dall’Egitto a bordo di un aereo Egyptair noleggiato, che li stava portando a Tunisi.
L’aereo fu intercettato da caccia F-16 nello spazio aereo internazionale sul Mediterraneo, secondo un rapporto del Los Angeles Times dell’epoca, e scortato alla base americana di Sigonella, in Sicilia. I quattro rapitori sono stati successivamente processati e condannati a lunghe pene detentive in Italia.
2013: l’aereo del presidente boliviano Evo Morales fatto atterrare a Vienna
Nel luglio del 2013, l’allora presidente Evo Morales stava tornando in Bolivia da un incontro tra capi di stato realizzato a Mosca, quando il suo aereo è stato costretto a dirottare verso l’aeroporto di Vienna, in Austria, dopo che diversi altri paesi europei gli hanno apparentemente negato il permesso di entrare nel loro spazio aereo.
Il paragone non è esattamente somigliante, poiché il presidente boliviano viaggiava su un aereo di proprietà statale e non su di un aereo passeggeri commerciale civile. Inoltre, l’aereo di Morales non è stato intercettato dai caccia e costretto ad atterrare, ma lo ha dovuto fare perché non gli è stato permesso di entrare nello spazio aereo di altri paesi.
L’atterraggio forzato era stato giustificato con quella che il governo boliviano ha affermato essere una “grande menzogna”, secondo la quale l’informatore segreto dell’intelligence statunitense Edward Snowden – allora nascosto in un aeroporto di Mosca – sarebbe stato a bordo dell’aereo presidenziale.
Alessandro Vigilante