COLOMBIA: IVAN DUQUE USERA’ QUALUNQUE MEZZO PER RIPORTARE LA PACE NEL PAESE INCLUSO L’USO DELL’ACIDO CONTRO I MANIFESTANTI ’
La scorsa notte in un messaggio il Presidente della Colombia Ivan Duque ha dichiarato che ha dato ordine alle forze dell’ordine, polizia, esercito e squadrone anti sommossa, di liberare le strade dai manifestanti: una vera e propria dichiarazione di guerra.
In un messaggio il Presidente colombiano Ivan Duque evidentemente stanco delle proteste e poco intenzionato ad ascoltare le richieste dei manifestanti ha dichiarato che “Abbiamo incaricato tutti i livelli delle forze pubbliche di dispiegare la loro massima capacità operativa nei territori con sindaci e governatori in modo che, nell’ambito della proporzionalità e del rigoroso rispetto dei diritti umani, consenta ai colombiani di ritrovare mobilità e benessere”.
Una vera e propria dichiarazione di guerra contro i manifestanti che stanno occupando le strade per protestare contro le politiche del governo e per l’uso eccessivo della forza nelle repressioni da parte della polizia. Il Presidente non ha lasciato molti dubbi sui motivi delle proteste e su chi le stia attuando, infatti ha continuato affermando che “dietro questi blocchi, c’è un interesse criminale a sabotare l’economia e lo sviluppo delle popolazioni”, insomma i manifestanti non sono persone esasperate dalla difficile situazione economica in cui versa la Colombia ma dei teppisti o peggio ancora dei terroristi che stanno attentando contro la pace sociale del paese sud americano.
“La nostra forza pubblica è sul territorio per proteggere i cittadini e qualsiasi violazione della Legge viene categoricamente respinta”, ha continuato Ivan Duque. Protezione dei cittadini che ha provocato almeno una cinquantina di morti tra i manifestanti, oltre due mila denunce di violenza, centinaia di desaparecidos e una ventina di violenze sessuali compiute verso donne e giovani manifestanti. Uno strano modo di garantire la sicurezza dei colombiani. Come affermato durante le proteste dai manifestanti “Se non ti ammazza il covid ti ammazza la polizia”.
Dichiarazioni quelle fatte dal Presidente colombiano che arrivano nel bel mezzo dei colloqui tra governo e manifestanti che ne accentuano per questo la gravità. Appare chiaro che l’attuale governo non ha alcuna intenzione di trovare un punto di accordo con chi gli manifesta contro.
Le intenzioni del governo sono di far cessare le proteste e le manifestazioni con qualunque mezzo a loro disposizione per riportare il paese alla precedente normalità, sicuro che comunque vadano le cose non subirà le ire della comunità internazionale che oltre a sterili dichiarazioni di condanna non è e non andrà oltre. Chiaramente dopo oltre venti giorni di proteste e di blocchi le grandi imprese e più in generale l’economia del paese inizia a subire i primi contraccolpi, le elite finanziarie che sostengono il governo iniziano a chiedere a gran voce che siano tutelati i loro interessi. Tra i vari mezzi che le forze dell’ordine, o meglio del disordine, stanno usando per dissuadere i manifestanti dal continuare le loro proteste vi è anche l’uso dell’acido. Nostre fonti locali ci hanno avvisato che la polizia sta spruzzando acido contro i manifestanti per indurli a lasciare i luoghi delle manifestazioni, metodo questo ampiamente usato dalla polizia cilena durante le manifestazioni che hanno scosso il paese sud americano nei mesi scorsi. Ivan Duque impara dal compagno di merende Sebastian Pinera. Nella foto che pubblichiamo ad alcuni giovani viene gettata acqua in faccia per eliminare le tracce di acido.
Intanto oggi, ventunesimo giorno di protesta, in varie città si registrano blocchi stradali. Nella capitale Bogotà vari gruppi di manifestanti hanno bloccato diversi punti di accesso alla città bloccando di fatto parte dei mezzi di trasporto pubblico.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info