IL MINISTERO DEGLI ESTERI PALESTINESE DENUNCIA GLI ATROCI CRIMINI ISRAELIANI
Il ministero degli Esteri palestinese oggi ha descritto l’uccisione, mentre attraversava la città di Biddu, da parte delle truppe israeliane di occupazione di un civile di 42 anni come un crimine atroce.
I soldati che occupavano un posto di blocco mobile hanno sparato senza motivo contro il veicolo, colpendo alla testa Osama Mansur e colpendo sua moglie, secondo una dichiarazione del ministero degli Esteri palestinese rilasciata dall’agenzia ufficiale WAFA.
Secondo il racconto della moglie, dopo essersi fermato al checkpoint, Mansur ha continuato la marcia e i soldati hanno aperto il fuoco a loro discrezione.
La dichiarazione ufficiale ha definito l’atto un crimine odioso, aggiungendo che questa è “un’altra delle esecuzioni extragiudiziali di palestinesi in corso” nei territori occupati dai soldati israeliani e ha esortato la comunità internazionale a “imporre sanzioni contro Israele”.
All’inizio dello scorso marzo la Corte Penale Internazionale (CPI) ha annunciato l’avvio di un’indagine sui crimini di guerra commessi da soldati e agricoltori israeliani a Gaza e in Cisgiordania.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato la Corte Penale Internazionale di essere “antisemita” e ha vietato ai ricercatori di entrare nei territori palestinesi occupati.
Stime non ufficiali indicano un numero fino a 10.000 di militari e civili israeliani che potrebbero essere condannati dopo le indagini.
Fonte: Prensa Latina – Traduzione: Ida Garberi