QUATTRO AEREI SUPER CARGO DEGLI STATI UNITI ARRIVANO IN INCOGNITO IN COLOMBIA: SI STA PREPARANDO L’INVASIONE DEL VENEZUELA?
Quattro super cargo Boeing C-17 Globemaster della aviazione degli Stati Uniti sono atterrati in altrettanti aeroporti della Colombia nei giorni scorsi nell’anonimato più completo. Forse si sta preparando un’invasione del Venezuela?
I giganteschi aerei cargo sono atterrati tra martedì 30 marzo e mercoledì 31 marzo negli aeroporti El Dorado di Bogotà, José María Córdova di Rionegro, Ernesto Cortissoz di Barranquilla e il comando di combattimento n. 2 dell’aeronautica colombiana situato ad Apiay, riporta il sito del Partito Comunista Colombiano.
Gli aerei sarebbero partiti dalle basi aeree statunitensi di McGuire AFB situata nel New Jersey, McChord AFB situata a Washington e Charleston AFB situata in South Carolina. Non è ancora chiaro il motivo per cui questi giganteschi aerei si trovino contemporaneamente ne paese sud americano ma alcune ipotesi si possono fare.
L’ultima volta che un numero simile di aerei C-17 è stato dispiegato in Colombia è stato nel 2019, quando i governi degli Stati Uniti e della Colombia hanno tentato di trasportare “aiuti umanitari” per la popolazione civile venezuelana attraverso i valichi di frontiera situati nella città di Cúcuta.
Il Boeing C-17 Globemaster III è un aereo da trasporto militare pesante a lungo raggio sviluppato da McDonnell Douglas tra gli anni ’80 e ’10 per la U.S. Air Force (USAF). Usato per il dispiegamento di truppe aviotrasportate e lancio di paracadutisti ed è il grado di dispiegare rapidamente truppe strategiche e trasportare tutti i tipi di carico per mantenere basi operative o creare direttamente basi avanzate. È alimentato da 4 motori F117-PW-100 con una spinta di 180 kN., spiega il sito del PCC.
Ma allora cosa trasportavano questi quattro super cargo e perché sono giunti in Colombia? Si possono fare solo alcune ipotesi maturate però analizzando ciò che sta avvenendo ai confini dei due paesi.
Il presidente della Colombia Ivan Duque con la scusa che sul territorio venezuelano ai confini con il suo paese si starebbero nascondendo membri delle FARC che non hanno accettato gli accordi di pace del 2016 ha creato agli inizi di questo anno una forza militare speciale che ha lo scopo di catturare i presunti terroristi. Per portare avanti il suo progetto i militari devono sconfinare in venezuela ma il governo di Nicolas Maduro considera questa l’inizio di una vera e propria invasione della sua nazione.
Per impedire le scorribande dei militari colombiane sul suo territorio il governo venezuelano ha dato vita all’operazione “Scudo Bolivariano” con la quale cerca anche di stroncare il traffico di droga tra i due paesi. Traffico di droga che è ignorato sistematicamente dal governo colombiano che non riesce o non vuole combatterlo. Per combattere il narcotraffico sul territorio colombiano sono presenti anche sette basi militari degli Stati Uniti che ufficialmente dovrebbero occuparsi proprio di questo..
Durante l’operazione “Scudo Bolivariano”, secondo l’ultimo comunicato del Ministero della Difesa, alla data del , 31 marzo, il bilancio delle azioni compiute ammonta a 9 terroristi neutralizzati, 31 arrestati,6 ordigni esplosivi disattivati lungo diverse strade, 9 campi distrutti tra cui uno utilizzato per l’elaborazione della pasta di cocaina, sono state sequestrate armi, mirini notturni, comunicatori e attrezzature informatiche, tutto sul suolo venezuelano
Quindi si potrebbe ipotizzare che i super cargo stessero trasportando armi ed equipaggiamenti militari e probabilmente truppe per preparare la guerra contro il Venezuela. La scusa di combattere i terroristi membri delle FARC che si starebbero rifugiando in Venezuela non regge. E’ molto più probabile visti i successi che l’operazione “Scudo Bolivariano” sta ottenendo nel contrastare il traffico di droga l’amministrazione statunitense del nuovo e per molti riformista Joe Biden abbia deciso di scatenare un conflitto regionale tra il suo cagnolino al guinzaglio Ivan Duque e il dittatore Nicolas Maduro. I segnali sono abbastanza chiari dato che pure un comunicato firmato da membri dell’opposizione venezuelana invoca un aiuto umanitario per la popolazione. E noi sappiamo bene quali sono gli interventi umanitari che gli Stati Uniti fanno in giro per il mondo.
Ma oltre a questo le tensioni tra i due paesi sono tesissime. Due giornalisti colombiani sono stati arrestati nelle ultime ore per essere entrati illegalmente nel paese. Le relazioni diplomatiche tra i due paesi sono interrotte da quando Ivan Duque ha riconosciuto quale presidente legittimo del Venezuela il burattino Juan Guaidò. Il governo di Ivan Duque sta dietro a tutti i tentativi di invasione non riuscite che negli ultimi due anni si sono verificate.
Sullo sfondo di tutte queste tensione vi è il petrolio venezuelano che agli Stati Uniti serve più dell’oro per sganciarsi dalla Russia. Infatti lo scorso anno la Russia è stato il maggior fornitore di petrolio e derivati per gli Stati Uniti. Difficile continuare a dichiarare la Russia una minaccia per gli interessi statunitensi e poi acquistargli 538 mila barili di petrolio al giorno.
Andrea Puccio —- www.occhisulmondo.info