PER JEANINE ANEZ E MARIA CORINA MACHADO CHIESTA LA NOMINA AL PREMIO SAKHAROV
Las Damas de Blanco cubane ed il dissidente anche lui cubano Gugliermo Farinas hanno chiesto al Parlamento Europeo di conferire il Premio Sakharov alla golpista boliviana Jeanine Anez che si trova agli arresti nel suo paese per la partecipazione nel golpe di stato dell’ottobre 2019 e l’ex deputata venezuelana Maria Corina Machado.
Berta Soler Fernandez rappresentante de Las Damas de Blanco e Gugliermo Farinas, entrambi insigniti del Premio Sakharov nel 2005 e nel 2010, hanno chiesto al Parlamento Europeo di conferire tale premio alla ex presidente golpista boliviana Jeanine Anez e all’ex deputata ed oppositrice venezuelana Maria Corina Machado. Istituito nel 1988, il “Premio Sakharov per la libertà di pensiero” viene conferito ogni anno dall’Europarlamento a persone o organizzazioni in lotta contro l’oppressione, l’intolleranza e l’ingiustizia. Con questo riconoscimento si premiano le azioni eccezionali in difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali, in particolare la libertà di espressione, la difesa dei diritti delle minoranze, il rispetto del diritto internazionale e lo sviluppo della democrazia.
Entrambe le signore proposte per il premio hanno dimostrato negli ultimi tempi di essere portatrici di sani principi democratici e di rispettare i diritti delle minoranze in piena conformità con gli ideali che animano il Premio dell’Unione Europea. Jeanine Anez ha partecipato attivamente al colpo di stato in Bolivia, in nome del rispetto delle minoranze si è pure nominata presidente della minoranza che era uscita sconfitta dalle urne.
Maria Corina Machado, ex deputata all’Assemblea Popolare in Venezuela, si è distinta invece nel suo paese per aver chiesto più volte agli Stati Uniti di invadere il Venezuela per riportare la democrazia. Anche lei ha interpretato al meglio il rispetto delle minoranze, se non vinci le elezioni invochi un intervento armato per far si che la tua minoranza diventi maggioranza. Come appare evidente entrambe le candidate hanno un concetto piuttosto discutibile di come una minoranza debba divenire maggioranza.
In ogni caso le due signore non sfigurerebbero affatto tra i vincitori del Premio Sakharov visto che tale premio prima di tutto ha una valenza prettamente politica ovvero premiare quelle persone che rappresentano delle minoranze che in Europa vorremmo fossero maggioranze. Nel 2020 vincitore del Premio è stata, stranamente, l’opposizione democratica della Bielorussia, rappresentata dal Consiglio di coordinamento, iniziativa di donne coraggiose come Sviatlana Tikhanovskaïa, candidata principale dell’opposizione che alle elezioni ha ottenuto un grandioso 10 per cento dei voti.
Infine la scelta da parte de Las Damas de Blanco e di Gugliermo Farinas di nominare le due donne al premio Sakharov dimostra come intende la dissidenza cubana trasformare il proprio paese. Infatti se i riferimenti che guidano le scelte politiche di queste persone sono una donna che ha compiuto un colpo di stato ed un’altra che invoca un intervento armato degli Stati Uniti per ristabilire la democrazia allora c’è davvero da preoccuparsi.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info