LEONARD PELTIER IL NELSON MANDELA DEI PELLEROSSA E’ IN CARCERE DA 45 ANNI

La sua storia ricorda quella di Nelson Mandela: quando aveva 32 anni lo accusarono di aver ucciso due agenti dell’FBI, ma i giudici stessi lo dissero: “Non abbiamo prove”. Leonard Peltier è in carcere da 45 anni perchè nativo d’America, perchè membro dell’American Indian Movement, quel movimento che cercò negli anni ’70 di difendere ancora una volta i diritti, la cultura, la terra, la lingua, le tradizioni, degli indiani. Autore di una
autobiografia preziosa, praticamente introvabile, “La mia danza del sole”, ma che in parte di può leggere sul sito dei suoi sostenitori.

Peltier è il simbolo della resistenza dei nativi, dei cosiddetti indiani d’America, pellerossa, massacrati e ingannati per cinque secoli. Hitler dichiarò pubblicamente il suo apprezzamento per come il governo degli Stati Uniti aveva risolto la “questione indigena”. Una lezione che il regime nazista imparò, creando il “lebensraum”, lo spazio vitale.

Ora che alla Casa Bianca c’è un democratico riprende quota la speranza di una grazia. Clinton era a punto di firmare la sua liberazione alla fine del suo secondo mandato quando 500 agenti dell’FBI manifestarono sotto la residenza del presidente. Peltier dovrebbe uscire secondo la vergognosa “giustizia” Usa a 92 anni.

Nei giorni scorsi, in occasione del 45esimo anniversario della sua entrata in carcere almeno cinquanta attivisti hanno manifestato davanti al consolato Usa di Milano gridando “Libertà per Leonard Peltier, Free Leonard Peltier”.

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