Guatemala, 30 nov (Prensa Latina) Le autorità indigene e gli abitanti del dipartimento di Sololá bloccano oggi quattro punti della rotta interamericana esigendo una lista di richieste, e come prima cosa, le dimissioni del presidente guatemalteco Alejandro Giammattei.
Il passaggio rimarrà interrotto fino alle ore 17:00, ora locale, ai chilometri 117, 127, 130 e 140 per esigere, inoltre, l’epurazione del Congresso, la destituzione del Ministro dell’Interno e del capo della Polizia Civile Nazionale, nonché la chiusura del Parlamento centroamericano, secondo l’appello pubblicato sulla pagina di Facebook delle organizzazioni.
“Che tutti si alzino e che nessuno sia lasciato indietro, per uno Stato con una democrazia comunitaria, rappresentativa e multinazionale”, è lo slogan di questa protesta pacifica a sostegno delle manifestazioni svolte in questa capitale sabato 21 e 28 di questo mese, di cui sono state protagoniste molte organizzazioni civili e cittadini con richieste simili.
A scatenare il malcontento è stata l’approvazione da parte dei deputati di un bilancio milionario per l’anno fiscale 2021 basato su un maggior indebitamento e senza rispondere agli interessi della popolazione in termini di salute, di istruzione, della lotta alla malnutrizione cronica ed alla povertà.
Di fronte alle pressioni popolari, il Congresso è stato costretto a cancellare il decreto che sosteneva il bilancio; restano però altre esigenze che segnano l’attuale crisi del governo Giammattei, senza aver raggiunto il primo anno di mandato.
Le autorità dell’ufficio del sindaco di Sololá, insieme a quelle del Parlamento di Xinca e dei 48 cantoni di Totonicapán, hanno espresso martedì scorso in Plaza de la Constitución il loro disappunto per la corruzione e gli abusi della classe politica guatemalteca, la cui purificazione dovrebbe iniziare dalle dimissioni del Capo dello Stato.
Poi hanno affermato che se le loro richieste non fossero state soddisfatte, avrebbero mobilitato le loro comunità affinché scendano in Plaza de la Constitucion, l’epicentro storico qui della resistenza e della lotta dei cittadini.Traduzione di Ida Garberi