LA ‘NDRANGHETA GESTISCE UN FONDO DA 500 NILIARDI DI EURO
Ebbene si avete letto bene: secondo quanto risulta dalle indagini delle forze dell’ordine la ‘’ndrangheta calabrese gestirebbe un fondo off shore di 500 miliardi di Euro, poco meno di un terzo del prodotto interno lordo dell’Italia.
Un vero e proprio fondo come quelli gestiti dalle società di gestione dei capitali sarebbe nella disponibilità dell’imprenditore di Palmi Roberto Recordare, ora indagato dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.
L’imprenditore è ritenuto essere la mente economica e finanziaria dei clan di ‘ndrangheta, camorra e mafia.
Secondo le indagini le mafie sarebbero pronte a riciclare 136 miliardi di euro (oltre la metà di quelli che l’Europa assegnerà in 7 anni all’Italia con il Recovery Fund). 36 miliardi di euro sarebbero già pronti in contanti per essere riciclati nell’economia pulita in affanno.
Ma il fondo in realtà potrebbe essere più vasto e potrebbe contare su 500 miliardi di euro, dicono gli investigatori citando una conversazione di Recordare “con dei soggetti stranieri”.
Per fare un rapido paragone, l’Unione Europea attraverso il piano Next Generation UE movimenterà 750 miliardi di euro con la collaborazione di 27 Stati membri, ma in 7 anni (2021-2027).
Secondo quanto riporta il Corriere della Calabria, Roberto Recordare è un imprenditore del settore informatico proprietario di una squadra di pallavolo. I fondi che gestisce per conto delle mafie sarebbero gestiti presso vari istituti bancari.
L’informativa
Il presunto mega fondo congiunto delle mafie è frutto di una informativa confluita nell’inchiesta Eyphemos della Dda di Reggio Calabria. Se così fosse l’orizzonte investigativo sulla ‘ndrangheta dell’Aspromonte si allargherebbe coinvolgendo forze e interessi molto ampi.
L’ipotesi degli investigatori, riporta il Corriere della Calabria, è che esisterebbe “una gigantesca operazione di riciclaggio internazionale” che coinvolgerebbe anche la camorra e la mafia siciliana.
Secondo l’informativa riportata dal quotidiano regionale, il conto madre di questa gigantesca operazione si troverebbe presso la Banca nazionale di Danimarca.
Lo scandalo riciclaggio in Danimarca
Il richiamo alla Danimarca rimanda allo scandalo della Danske Bank del 2019, quando fu scoperto il più grande sistema di riciclaggio della storia europea.
In quel caso l’Autorità bancaria europea (EBA) non volle indagare oltre sull’accaduto, come denunciò Valdis Dombrovskis in persona via Twitter:
“Deludente: L’Eba non ha agito in uno dei più grandi scandali di riciclaggio di denaro in Europa”.