A L’AVANA IN ATTO UNO SCIOPERO DELLA FAME PER PROTESTARE CONTRO IL GOVERNO, MA QUALCOSA NON TORNA
Il movimento denominato San Isidro nato nel 2018 raggruppa artisti, giornalisti ed intellettuali cubani che si oppongono al governo dell’isola considerato non democratico e non rispettoso dei diritti umani e delle libertà personali dei cittadini.
Il movimento ha ubicato la sua sede in una casa nella parte vecchia della capitale L’Avana dove da 14 giorni una decina di persone stanno conducendo uno sciopero della fame e della sete per protestare contro l’arresto di un suo componente, il signor Denis Solis, incarcerato per resistenza ed oltraggio alle forze dell’ordine.
Dietro al movimento San Isidoro si trovano tre terroristi ricercati dalla polizia cubana ovviamente residenti negli Stati Uniti: Willy Gonzales, Kiki Narajo e Jorgue Luis Fernandez Figuera. I tre sono accusati di atti terroristici di vario genere, sono accusati di aver lanciato bombe incendiarie ed aver appiccato il fuoco in alcuni locali pubblici.
I membri del gruppo affermano di stare attuando uno sciopero della fame e della sete ma in vari video e fotografie apparse su vari mezzi di informazione digitale si vedono chiaramente persone entrare nella casa con alimenti di vario genere tra cui riso, fagioli, mais, zucchero, caffè, acqua e birra. Uno strano modo di fare lo sciopero della fame.
Secondo quanto affermato dagli scioperanti non gli sarebbe permesso di uscire dalla sede del movimento, dichiarazione smentita categoricamente dalle autorità cubane che aggiungono che i membri del movimento San Isidoro sono liberi di andare dove vogliono ma preferiscono restare in reclusione volontaria per catturare l’attenzione.
In un video pubblicato dal sito Cubadebate Denis Solis afferma che il suo presidente è Donald Trump e che lo aspetta sull’isola. Aggiunge poi che non capisce perché ancora non abbia preso provvedimenti seri contro l’isola.
Nella notte del 26 novembre le autorità mediche si sono presentate presso la sede del movimento in Calle Damas 955nel Municipio Avana Vieja per notificare la violazione del protocollo sanitario per i viaggiatori stranieri che raggiungono l’isola al cittadino cubano con residenza messicana Carlos Manuel Alvarez Rodriguez.
Carlos Manuel Alvarez Rodriguez era entrato alcuni giorni fa sull’isola attraverso l’aeroporto Josè Martì di L’Avana proveniente dal Messico dopo aver fatto scalo negli Stati Uniti dichiarando un domicilio che poi non ha rispettato spostandosi presso la sede del movimento San Isidro. Le autorità sanitarie, mettendo in atto il protocollo previsto per la lotta alla propagazione del corona virus, sono state costrette a sgombrare la sede e hanno accompagnato le persone presenti presso strutture sanitarie al fine di assicurarne il buon stato di salute. Al termine dei controlli sanitari se risulteranno negative al corona virus saranno accompagnate presso i loro domicili.
Secondo le disposizioni emanate dalle autorità cubane per evitare la diffusione del corona virus tutti i passeggeri provenienti da paesi esteri entrati sull’isola devono sottoporsi al tampone e restare in quarantena, se negativi, per 14 giorni presso un domicilio conosciuto.